Ecco il frutto della mia chiacchierata con la grande esperta del look Carla Gozzi, Style Coach e
Fashion Blogger di Real Time (protagonista
del programma tv: Guardaroba
perfetto), ospite sabato 5 ottobre 2013 dei “Magazzini
F” a Desenzano del Garda.
La versione ridotta dell’intervista è
già stata pubblicata sul Giornale di Brescia (Ottopiù
Spettacoli, pagina 5) sabato 12 ottobre
2013. La trovate qui sotto.
In compagnia di Carla non possiamo che
parlare di stile, tendenze e new-look. Partiamo con un consiglio
molto “attuale”. Quali sono i colori “out”, da eliminare dal nostro armadio in
vista della stagione autunno-inverno 2013/2014?
«Out sono sicuramente i colori
fluo; non indossiamolo più, sono retaggio del passato, addirittura della
primavera-estate 2012, quindi parliamo di tendenze molto antiche e superate.
Per la prossima stagione 2013/2014: sono “in” tutti i colori vegetali e intensi
come il verde inglese, blu intenso, giallo senape e tutto quello che ha a che
fare con le spezie».
Nella sua esperienza ha avuto il
privilegio di affiancare stilisti, imprenditori, donne e uomini di grande
personalità. Chi le ha trasmesso di più?
«Ognuno di loro mi ha lasciato
un pezzettino di sé che conservo. Il più creativo e che forse mi ha trasmesso
di più è stato Yoshi Yamamoto: non parlava inglese e tra di noi comunicavamo
con segni e origami; mi ha fatto capire che la lingua e le parole non sono
essenziali per la comunicazione. Perché che ci sono molti altri modi di
comunicare…»
Il consiglio più utile che ha ricevuto nel
suo lavoro?
«Cambiare spesso, cercare di
trovare sempre soluzioni nuove».
Come style coach, personal shopper, cura
l’immagine al cento per cento. Quando si può dire che lo stile è raggiunto e il
percorso è completo?
«In realtà il nostro look si
aggiorna giorno per giorno, col passare del tempo e delle esperienze. Ogni
donna ha un decennio a cui fare riferimento e che è sintomatico di cambiamenti:
a 18 anni si diventa maggiorenni, a 28 si hanno le prime esperienze lavorative
importanti e le prime responsabilità, a 38 magari si ha una famiglia con dei
figli da crescere… Quindi ogni donna aggiorna il proprio look a seconda delle
esperienze che fa e lo adatta alla propria personalità. Non c’è mai un punto di
arrivo, piuttosto di passaggio. Il look perfetto è legato alla nostra
personalità, è quello che ci corrisponde perfettamente, ci fa sentire bene,
valorizzate, amate, sicure. È quello che indossiamo con naturalezza, perché
l’eleganza è naturalezza».
Nei vari reality e talent show, i giovani
sempre di più si mettono in gioco in televisione. Qual è il look perfetto per
bucare lo schermo?
«Più che bucare lo schermo,
visto che nel backstage ci sono fior fior di stylist che aiutano, io direi che si
tratta di trovare l’outfit giusto per riuscire ad avere un posto di lavoro. Non
dimentichiamo che ogni ambiente professionale vuole il suo look: se il lavoro è
creativo, allora dovrò avere un look molto originale, mentre se aspiro a
ricoprire un ruolo più formale dovrò scegliere di indossare abiti che
comunicano più autorevolezza».
E così ci conferma che “l’abito fa il
monaco…” A proposito di lavoro, tempi duri per l’Italia e per gli italiani. È
possibile vestirsi bene, con classe e pochi soldi?
«Sì. A differenza di tanti
anni fa, in cui non c’era possibilità di avere alternative di look e di
shopping, perché esistevano solo i grandi brand, ora, dal 2002, con l’arrivo
dei grandi gruppi low-cost, ci sono molte opportunità per le ragazze di
acquistare tanti pezzi e creare il proprio look».
Basta questo?
«No, servono anche un pizzico di
buon gusto, un po’ di stile e i miei consigli ovviamente!»
Il capo d’abbigliamento più amato dalle
italiane?
«Il reggiseno. A differenza di
altri Paesi, l’italiana sceglie un reggiseno nuovo ogni mese, non perché ne abbia
realmente bisogno, ma solo per rinnovare il parco reggiseni e sentirsi
gratificata».
E l’accessorio prediletto?
«La borsa, perché le scarpe
sono più impegnative come costi, mentre la borsa si può a trovare a prezzi
modici. Ci sono offerte più abbordabili. E in realtà fa la differenza: con lo
stesso tubino, una bella borsetta può cambiare l’effetto e l’occasione d’uso».
La curiosità è donna… Come si veste Carla
fuori dai riflettori?
Un esempio?
«Quando alleno i miei cani in
campagna, ho un look molto British. Quindi pantaloni di cotone o velluto,
scarponcini di cuoio, blaise di Shetland, cappellino con le tese romantiche
tipo Claudine. Tutto molto British come fossi nella campagna britannica,
anziché sull’Appennino Tosco-Emiliano».
I colori preferiti di Carla?
«Il nero, perché lo uso per
lavoro e nella moda è il colore più indossato dietro le quinte. Comunque, adoro
le tinte che hanno a che fare con il rosso e il rosa. Il fucsia è forse il
colore forte che amo di più, poi anche i verdi, gli azzurri intensi, il bordò…»
Il nero è sempre sinonimo d’eleganza?
«Il nero sottrae, a differenza
dei colori, e mette in evidenza la personalità e il viso di chi lo indossa».
Ultimo consiglio per le donne un po' curvy, a
parte il nero che, si sa, snellisce?
«Il nero snellisce, sì, ma
aggiungo: ragazze, abituiamoci a conoscere la nostra fisicità perché, a seconda
di come siamo fatte, oggi troviamo gli abiti adatti per ogni silhouette».
Foto e articolo di Francesca Gardenato
Nessun commento:
Posta un commento