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mercoledì 16 ottobre 2013

La star Carla Gozzi, style coach di Real Time, in una mia intervista...

Ecco il frutto della mia chiacchierata con la grande esperta del look Carla Gozzi, Style Coach e Fashion Blogger di Real Time (protagonista del programma tv: Guardaroba perfetto), ospite sabato 5 ottobre 2013 dei “Magazzini F” a Desenzano del Garda.
La versione ridotta dell’intervista è già stata pubblicata sul Giornale di Brescia (Ottopiù Spettacoli, pagina 5) sabato 12 ottobre 2013. La trovate qui sotto.

In compagnia di Carla non possiamo che parlare di stile, tendenze e new-look. Partiamo con un consiglio molto “attuale”. Quali sono i colori “out”, da eliminare dal nostro armadio in vista della stagione autunno-inverno 2013/2014?
«Out sono sicuramente i colori fluo; non indossiamolo più, sono retaggio del passato, addirittura della primavera-estate 2012, quindi parliamo di tendenze molto antiche e superate. Per la prossima stagione 2013/2014: sono “in” tutti i colori vegetali e intensi come il verde inglese, blu intenso, giallo senape e tutto quello che ha a che fare con le spezie».

Nella sua esperienza ha avuto il privilegio di affiancare stilisti, imprenditori, donne e uomini di grande personalità. Chi le ha trasmesso di più?
«Ognuno di loro mi ha lasciato un pezzettino di sé che conservo. Il più creativo e che forse mi ha trasmesso di più è stato Yoshi Yamamoto: non parlava inglese e tra di noi comunicavamo con segni e origami; mi ha fatto capire che la lingua e le parole non sono essenziali per la comunicazione. Perché che ci sono molti altri modi di comunicare…»

Il consiglio più utile che ha ricevuto nel suo lavoro?
«Cambiare spesso, cercare di trovare sempre soluzioni nuove».

Come style coach, personal shopper, cura l’immagine al cento per cento. Quando si può dire che lo stile è raggiunto e il percorso è completo?
«In realtà il nostro look si aggiorna giorno per giorno, col passare del tempo e delle esperienze. Ogni donna ha un decennio a cui fare riferimento e che è sintomatico di cambiamenti: a 18 anni si diventa maggiorenni, a 28 si hanno le prime esperienze lavorative importanti e le prime responsabilità, a 38 magari si ha una famiglia con dei figli da crescere… Quindi ogni donna aggiorna il proprio look a seconda delle esperienze che fa e lo adatta alla propria personalità. Non c’è mai un punto di arrivo, piuttosto di passaggio. Il look perfetto è legato alla nostra personalità, è quello che ci corrisponde perfettamente, ci fa sentire bene, valorizzate, amate, sicure. È quello che indossiamo con naturalezza, perché l’eleganza è naturalezza».

Nei vari reality e talent show, i giovani sempre di più si mettono in gioco in televisione. Qual è il look perfetto per bucare lo schermo?
«Più che bucare lo schermo, visto che nel backstage ci sono fior fior di stylist che aiutano, io direi che si tratta di trovare l’outfit giusto per riuscire ad avere un posto di lavoro. Non dimentichiamo che ogni ambiente professionale vuole il suo look: se il lavoro è creativo, allora dovrò avere un look molto originale, mentre se aspiro a ricoprire un ruolo più formale dovrò scegliere di indossare abiti che comunicano più autorevolezza».

E così ci conferma che “l’abito fa il monaco…” A proposito di lavoro, tempi duri per l’Italia e per gli italiani. È possibile vestirsi bene, con classe e pochi soldi?
«Sì. A differenza di tanti anni fa, in cui non c’era possibilità di avere alternative di look e di shopping, perché esistevano solo i grandi brand, ora, dal 2002, con l’arrivo dei grandi gruppi low-cost, ci sono molte opportunità per le ragazze di acquistare tanti pezzi e creare il proprio look».

Basta questo?
«No, servono anche un pizzico di buon gusto, un po’ di stile e i miei consigli ovviamente!»

Il capo d’abbigliamento più amato dalle italiane?
«Il reggiseno. A differenza di altri Paesi, l’italiana sceglie un reggiseno nuovo ogni mese, non perché ne abbia realmente bisogno, ma solo per rinnovare il parco reggiseni e sentirsi gratificata».

E l’accessorio prediletto?
«La borsa, perché le scarpe sono più impegnative come costi, mentre la borsa si può a trovare a prezzi modici. Ci sono offerte più abbordabili. E in realtà fa la differenza: con lo stesso tubino, una bella borsetta può cambiare l’effetto e l’occasione d’uso».

La curiosità è donna… Come si veste Carla fuori dai riflettori?
«Dipende dalle occasioni: ho una lista precisissima sulle occasioni d’uso».

Un esempio?
«Quando alleno i miei cani in campagna, ho un look molto British. Quindi pantaloni di cotone o velluto, scarponcini di cuoio, blaise di Shetland, cappellino con le tese romantiche tipo Claudine. Tutto molto British come fossi nella campagna britannica, anziché sull’Appennino Tosco-Emiliano».

I colori preferiti di Carla?
«Il nero, perché lo uso per lavoro e nella moda è il colore più indossato dietro le quinte. Comunque, adoro le tinte che hanno a che fare con il rosso e il rosa. Il fucsia è forse il colore forte che amo di più, poi anche i verdi, gli azzurri intensi, il bordò…»

Il nero è sempre sinonimo d’eleganza?
«Il nero sottrae, a differenza dei colori, e mette in evidenza la personalità e il viso di chi lo indossa».

Ultimo consiglio per le donne un po' curvy, a parte il nero che, si sa, snellisce?

«Il nero snellisce, sì, ma aggiungo: ragazze, abituiamoci a conoscere la nostra fisicità perché, a seconda di come siamo fatte, oggi troviamo gli abiti adatti per ogni silhouette».

Foto e articolo di Francesca Gardenato

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