Nell’ultima settimana, fortunatamente, l’allarme “PM10” nell’aria pare essere
rientrato (oggi piove, per cui rischio scongiurato!). Le fonti principali delle polveri inquinanti sospese nell’aria sono il
trasporto su gomma, il riscaldamento e la fonte industriale, per cui durante l’inverno
l’esposizione e i rischi aumentano. E la loro elevata concentrazione sopra i
livelli di tolleranza per la salute umana ha costretto, sia prima che durante
le feste natalizie, all’adozione di varie misure per ridurre l’inquinamento nei
centri abitati, soprattutto nelle grandi metropoli.
Anche se l’allarme pare momentaneamente
rientrato grazie alle precipitazioni d’inizio anno, in attesa di nuove piogge
abbiamo chiesto a un esperto se esiste qualche escamotage naturale per proteggere
i nostri bronchi e polmoni, soprattutto in questa stagione in cui siamo
maggiormente predisposti al rischio di influenze e malattie dell’apparato
respiratorio.
È ovvio che per difendere la nostra salute è
meglio evitare di esporci a situazioni e in luoghi in cui si concentrano questi
“picchi” di inquinamento, ma qualche rimedio, gentilmente offerto dalla natura,
sembra poterci aiutare. Dato che gran parte del danno causato dagli inquinanti
è dovuto all’aumento dello stress ossidativo, può essere utile migliorare le
nostre difese antiossidanti consumando più frutta e verdura fresca, in particolare
privilegiando quegli alimenti contenenti vitamina
C, ma anche A ed E.
Il consiglio del naturopata Vladimiro Colombi
si orienta infatti verso una sostanza naturale in grado di rimuovere e
disintossicare le tossine dal fegato e di proteggere i bronchi e i polmoni. Si
tratta della vitamina C o acido
ascorbico, una vitamina solubile in acqua e che, come spiega l’esperto,
«ha un’azione straordinariamente efficace nel prevenire le infezioni
respiratorie virali, ridurre in modo significativo la produzione di muco nei
bronchi, in più con un’azione di sostegno per le ghiandole surrenali in tutte
le forme di stanchezza e astenia legati a periodi di forte stress».
L’acido ascorbico si trova concentrato in molti
vegetali come ribes, prezzemolo, peperoni rossi e verdi, broccoli, cavolini di
Bruxelles, kiwi, arance, limone, mango e cavolfiori. Lo si può integrare anche
in capsule, volendo.
«Non ha particolari effetti collaterali – precisa
Vladimiro Colombi – e non è in grado
di produrre intossicazione nel corpo umano, perché il suo eccesso viene
facilmente smaltito nelle urine. La vitamina C si è dimostrata utilissima nel
ridurre l’incidenza di infarto miocardico, di tumori allo stomaco ed è
importantissima per prevenire la cataratta. Altra azione preziosa della
vitamina C è quella di disattivare delle pericolosissime sostanze note come
“nitrosammine”, sostanze altamente cancerogene che sono scientificamente
provate essere coinvolte nel cancro dello stomaco e che si formano durante la
cottura di carni».
L’acido ascorbico, inoltre, conclude il
naturopata, «è importantissimo per l’equilibrio ormonale: svolge un ruolo
attivo nella produzione di ormoni, nella produzione di neurotrasmettitori ed è
fondamentale per mantenere sana e giovane la pelle, in quanto ha un ruolo
essenziale nella produzione di collagene (noto per prevenire la formazione di
rughe nella pelle). Inoltre la vitamina C è in grado di proteggere i nostri tendini
e le nostre ossa, e favorire l’eliminazione dei grassi e l’assimilazione del
ferro nell’organismo».
Insomma, per i prossimi mesi, non facciamoci
mancare in tavola gli alimenti ricchi di vitamina C. Per esempio una spremuta
d’arancia per colazione, dei ribes o un kiwi a merenda, e magari del prezzemolo
nell’insalata. Questi prodotti non solo ci aiuteranno a sopravvivere meglio
all’inquinamento, ma ci permetteranno anche di affrontare meglio gli ultimi
mesi di freddo preservandoci dai malanni di stagione, per arrivare in forze alla
primavera.