Cristina Bertazzoni e
Nicola Zanella hanno avuto un’idea che ne vale cento.
E cento sono infatti le proposte per valorizzare, sviluppare e promuovere
l’attività di agricoltori e agrituristi a costo zero (o quasi).
Vi
propongo un libro edito dall’Informatore Agrario di Verona e presentato qualche
mese fa a Fieragricola 2012, di recente anche a Desenzano nel corso della prima
edizione di Festival AgriCultura. Sono 160 pagine di piacevole lettura,
strutturate per argomenti e parole chiave, con tanti esempi.
La pubblicazione –
in vendita a 14,90 euro – suggerisce «una serie di strumenti utilizzabili da
domani», interessanti sia per chi gestisce un agriturismo da anni e vuole rendere
più redditizia la propria realtà, sia per chi si appresta ad avviare questo tipo
d’attività e si trova per la prima volta di fronte al bisogno di “fare marketing” per lanciare la propria azienda.
Se
il titolo è “Agriturismo: fare marketing
a costo zero”, le prima e naturale domanda è elementare: com’è possibile il marketing senza spendere
un euro?
I
due autori rispondono sin dall’inizio al quesito, partendo dai principi guida e
dalle regole d’oro del marketing. Sono entrambi consulenti nel settore, hanno raccolto
cento idee pratiche, più o meno semplici e innovative, tutte realizzabili in
poche mosse (non tutti gli spunti, a nostro avviso, sono concretizzabili senza
spese). Ma ci si può ragionare. Cristina e Nicola spiegano come attuare
un piano di marketing senza investire denaro e giocando con la fantasia,
qualche conoscenza e un buon savoir faire.
Le
possibilità per promuovere l’azienda vanno dai buoni regali per gli anniversari
ai cesti di Natale da proporre magari in librerie e centri benessere, buoni
pasto e menu promozionali per i lavoratori, per le famiglie spazi gioco, cene a
tema nel week-end, itinerari naturali o percorsi storico-culturali, per i più
esigenti degustazioni guidate (anche a sorpresa, perché no, “indovina il
formaggio!”), una sala aperta a laboratori e corsi, servizi baby- e
dog-sitting.
E se gli ospiti scarseggiano? Meglio
riempire subito il parcheggio e scrivere “riservato” sui tavoli per camuffare e
attirare l’attenzione. A tavola, non chiedere mai “a posto così?”, piuttosto “cos’altro
gradite?”, offrire sempre assaggi e il dolce, se della casa.
«Gli
agricoltori devono capire che non c’è più spazio per proposte mediocri, ma
l’unica garanzia di successi è data da prodotti e da servizi eccellenti. Anche
questa categoria deve rendersi conto che ha in mano delle risorse straordinarie
che possono essere valorizzate a fini turistici e che vanno comunicate nel modo
giusto», spiega Cristina Bertazzoni,
docente presso l’Università di Brescia e consulente di marketing per aziende e
consorzi agricoli, agriturismi e centri di formazione del settore. «Internet è
fondamentale e l’azienda deve essere presente sul web, per esempio con
pacchetti su Ebay o video su Youtube»,
aggiunge Nicola Zanella.
"A cena con la moda", Agriturismo Fenil Conter 2011 (evento ideato da Francesca Gardenato e Stefania Sartori) |
Non
si tratta soltanto di esporre la merce in bella vista e di investire
sull’immagine con un logo originale, ma tutto quanto va curato, dal nome del
posto che – consigliano – deve iniziare per A. La brochure va organizzata in
modo chiaro, con uno slogan e i propri elementi di forza, il volantinaggio
effettuato in punti strategici (sale d’attesa, enti del turismo...) e il
cliente sempre coccolato e… ben informato.
Anche
rispondere in tempi brevi al telefono e alle email, avere un sito e aggiornarlo
costantemente sono mosse vincenti. Altri
suggerimenti efficaci per aumentare il numero di clienti dell’azienda a
costo zero sono: proporsi come luogo adatto per riunioni aziendali, riservare
attenzioni ai clienti e coinvolgerli nelle attività (“vendemmia con noi”, “oggi
facciamo la marmellata…”) e poi ‘adoperarli’ come megafono per il passaparola,
fare pubblicità su facebook, inventare ricorrenze originali e pacchetti
speciali, avviare convenzioni con altre ditte e associazioni, e magari, visti i
capricci del tempo, offrire rimborsi o buoni spesa in caso di pioggia.
Come aumentare il fatturato? Basta
inventare servizi diversi dagli altri, come premiare i clienti abituali o chi
cena presto e poi lascia libero il tavolo, proporre menu differenziati o a tema
a seconda della serata, raccontare i piatti serviti e puntare sulla genuinità
dei prodotti, sempre.
Altra
domanda: come riempire l’agriturismo in
bassa stagione? Eventi e convenzioni possono essere d’aiuto, scrivono gli
autori. Un’idea è il co-marketing: per esempio allestire le vetrine di librerie
con le specialità dell’agriturismo, negozi e altre attività del centro storico.
A chi vende biciclette si può dare la propria brochure e la mappa di un
itinerario della zona, in cambio dell’esposizione di una bici direttamente in
corte.
(Articolo
di Francesca Gardenato. Dal settimanale Verona
Fedele, del 20 maggio 2012)
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