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giovedì 23 gennaio 2014

A "teatro d'inverno", dal dialetto alla riflessione storica

(Comunicato Stampa)

UN MESE A... “TEATRO D’INVERNO”
La rassegna dell’Assessorato alla Cultura del Comune lonatese offre sei spettacoli a ingresso gratuito al Teatro Italia da sabato 25 gennaio.


Un cartellone fedele alle nostre radici. Per il ciclo “Teatro d’Inverno” l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonato del Garda guidato da Valerio Silvestri propone cinque spettacoli al Teatro Italia, di cui quattro in dialetto bresciano, con le compagnie teatrali del territorio. Più una serata dedicata alla Giornata della Memoria. Ingresso libero, come sempre negli eventi organizzati dal Comune. La rassegna si apre questo sabato 25 gennaio alle 20.30 con gli attori di casa (la compagnia dei Lonatesi) e la loro divertente rappresentazione “Tutti in terapia”, partendo dall’attuale tema dei rifiuti!
A seguire, quattro sabato e altrettante commedie in dialetto: in scena si alterneranno il Cafè di Piocc, la Compagnia de Riultèla, ‘Na scarpa e ‘n söpel e la Famiglia Artistica Desenzanese. Risate garantite al Teatro Italia, in via Antiche mura 2, dal 25 gennaio al 22 febbraio.
Alla rassegna “Teatro d’Inverno” si aggiunge l’appuntamento più riflessivo di mercoledì 29 gennaio, alle 20.45 sempre Teatro Italia, per la Giornata della Memoria: “Stelle infrante” è dedicato alle donne deportate nei campi di concentramento nel corso della seconda guerra mondiale. La regia è di Sara Poli, con l’interpretazione di Laura Mantovi. In questo racconto ascolteremo le loro storie, le loro voci, la loro memoria; “per non dimenticare mai l’abisso in cui sprofondò l’essere umano quando dimenticò di essere umano”. Entrata libera.

sabato 25 gennaio 2014 - ore 20.30
I Lonatesi: “Tutti in terapia”
Montagne di rifiuti giornalieri da buttare... “DOVE?” Questo l’enigma da portare in uno studio di analisi presso il quale con l’aiuto di uno psicologo si può trasformare in una grande occasione per tante situazioni strane e divertenti.

sabato 1 febbraio 2014 - ore 20.30
Cafè di Piöcc: “Viva l’amur”
Gli occhi degli innamorati parlano anche se tacciono, gli occhi dei bambini che sembrano delle lucciole, gli occhi del “Cafè di Piocc” che ama il suo dialetto, le sue tradizioni, il suo parlato.
W l’amore... Scene e canti di vita popolare.



sabato 8 febbraio 2014 - ore 20.30
La Compagnia de Riultèla: “L’ocaziù de fa bögàda” (immagine sopra)
Uno strano avvenimento sconvolge la routine familiare e l'apparente serenità di madre, padre, figlie, nonno e vicini di casa. Un colpo di scena dopo l’altro, fino ad arrivare a un insolito finale.
Tutta la storia promette di far sorridere, ma anche riflettere, il pubblico in sala. Il messaggio è custodito e ben riassunto nel vecchio detto popolare: “si fa prima ad arrivare a un bugiardo che a uno zoppo” (se fa po prèst a rià en boziader che 'n sòp), del resto si sa che “le bugie hanno le gambe corte”.

sabato 15 febbraio 2014 - ore 20.30
‘Na scarpa e ‘n söpel: “Che fadiga per 'na casa!”
Per ottenere la sospirata casa popolare è necessario raggiungere un certo punteggio, e allora in casa ci si dà da fare per trasformare l’appartamento in un tugurio: non si accende il riscaldamento, si deteriorano i serramenti delle finestre, si bagnano i muri, non si paga l’affitto per ottenere lo sfratto, ma soprattutto si “preleva” la nonna dalla casa di riposo per far sì che l’alloggio risulti sovraffollato. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e, quando tutto sembra andare per il meglio, il tanto sospirato alloggio sarà assegnato a qualcun altro… ma a chi?

sabato 22 febbraio 2014 - ore 20.30
Famiglia Artistica Desenzanese: “Èn po de ché èn po de lé èn po de sà èn po de là”
Siamo negli anni 60 e le vicende si svolgono in una qualsiasi piazza della nostra provincia. Con questo spettacolo si racconterà come si svolgeva la vita di paese in quei tempi con i suoi caratteristici personaggi, con l’osteria dove gli uomini si trovavano a bere il bianchino e a fare una partitina a carte, con le donne che andavano a fare la spesa in piazza e ne approfittavano per fare due chiacchiere con le amiche che incontravano, con la messa della domenica che spesso era l’occasione per sfoggiare il vestito “buono” e per spettegolare un po’ con la vicina di banco. Il tutto accompagnato da vecchie canzoni popolare a rallegrare l’atmosfera.



Ufficio Stampa Comune di Lonato del Garda
Francesca Gardenato | tel. 338.1702911 


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