«Ho perso due gambe,
ma mi sono ritrovata con testa e cuore più forti». È una donna determinata, con
un sorriso luminoso e un’energia positiva Giusy Versace, atleta paralimpica,
che dopo un grave incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria il 22 agosto
2005, quando ha rischiato di morire a soli 28 anni, anziché piangersi addosso
ha iniziato a «correre incontro alla vita», ad aiutare il prossimo, come volontaria
dell’Unitalsi a Lourdes e presidente della Onlus “Disabili No Limits”.
Giusy detiene il record
europeo di corsa sui 100 metri, è campionessa italiana dei 100 e 200 piani. Ha anche pubblicato “Con la testa e con il cuore si va
ovunque” (Ed. Mondadori), un libro in cui racconta la sua storia e la sua filosofia di vita. E poco tempo fa è stata ospite di un incontro alla Scuola primaria
paritaria “A.Merici” di Desenzano, per il progetto “Rigo Dritt”. «Ho
corso – ha raccontato ai bambini – sono caduta molte volte, mi sono sempre
rialzata e ce l’ho fatta».
Senza risparmiare dettagli, ha mostrato le sue gambe
finte, ha parlato ai bambini di sofferenza e sacrifici, fede, amore, amicizia e sport.
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