Sabato vi proponiamo una giornata in spiaggia
“nel regno delle principesse… e dei ranocchi” per
aiutare Carla e i suoi amici.
Sarà un evento di amicizia e solidarietà, all’insegna
del gioco e delle favole, come chiusura dell’agosto gardesano: al porto di Rivoltella (su via Agello a Desenzano
d/G) questo sabato 25 agosto dalle 16.30
si terrà la prima Festa per bambini e famiglie,
promossa dall’Associazione Amici di Carla, il progetto Noi Musica di don Luca
Nicocelli e i ragazzi del Classic Rock Beach Cafè, con il patrocinio del Comune
di Desenzano. L’ingresso è libero, come sempre. Vi aspettiamo numerosissimi... ditelo ai vostri amici!
Il programma prevede laboratori e giochi “da favola” per i bimbi dalle 16.30 alle 18.30, con il supporto di due giovani educatrici.
Poi un concerto-aperitivo che avrà
per protagonisti le voci bianche del progetto Noi Musica (fondato dal compianto don Luca Nicocelli) e dalle 19.30 cena di solidarietà con gli Amici di
Carla: panini, salamine, patatine e bibite. E per finire, animazione dj dalle 21 alle 23 con Radio Noi Musica. Info: www.noimusica.org
L’Associazione
Amici di Carla di Desenzano è nata per aiutare la piccola a crescere, ma raccoglie
fondi da destinare anche ad altri bambini con la stessa patologia
dell’intestino corto e sostenere altre famiglie che vivono le stesse
difficoltà.
Chi è la piccola Carla?
Carla è una bambina nata prematuramente
all’Ospedale Civile di Brescia, assieme alla sua gemellina Chiara, il 5 giugno
2007. Mentre la sorellina pesava 1,8 kg, Chiara era soltanto 1,270 kg. Subito
dopo il parto, entrambe le neonate sono state trasferite in Patologia neonatale
per le prime cure. Dopo tre settimane, per colpa di una grave infezione intestinale,
Carla è stata molto male; per salvarle la vita i medici hanno dovuto intervenire
d’urgenza e asportarle gran parte dell'intestino.
Così la bimba ha trascorso i primi otto mesi della
sua vita in un lettino d’ospedale, alimentata tramite la sacca parenterale
attaccata per 24 ore al giorno.
Da allora, Carla è molto fragile e deve mangiare
attraverso un cateterino inserito in una vena. Anche attualmente rimane attaccata
a una macchina dodici ore al giorno. Una macchina che le ha permesso di
crescere e di essere vicino alla sua famiglia.
Carla comunque fa progressi e adesso va all’asilo,
se pur poche ore al giorno, ma la sua delicata condizione richiede medicine,
cure e assistenza continua. La famiglia ha quindi bisogno di un sostegno
economico.
La speranza per il futuro è che la piccola si
possa liberare dalla parenterale, così da potersi muovere in libertà come fanno
le sue due sorelline. E per eliminare l’alimentazione parenterale bisognerà
ricorrere a un intervento chirurgico di allungamento dell’intestino o, come
ultima possibilità, a un trapianto, forse in Italia o forse all’estero.
Ufficio stampa e organizzazione evento: Francesca Gardenato e Patrizia Casu | tel. 338 1702911
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