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sabato 14 maggio 2016

Cuori Ben Nati, non solo folklore: "Una vita per Rivoltella"

Il Gruppo folcloristico Cuori Ben Nati di Rivoltella sul Garda (Desenzano) compie 50 anni e presenta domani mattina il nuovo libro sulla propria storia, con ricordi, aneddoti, immagini e illustrazioni che raccontano mezzo secolo di amicizia, eventi, iniziative culturali e amore per il proprio paese.
Per onorare il 50° anniversario, il gruppo folcloristico fondato nel 1966 dall’attuale presidente onorario Luigino Mura mantiene fede alla missione originaria: rendere allegra Rivoltella, preservare le tradizioni locali e organizzare momenti di incontro e di festa per la comunità. Ecco dunque che il secondo appuntamento dell’anno, dopo la Sagra di San Biase in occasione del santo patrono (dal 3 al 7 febbraio scorso), il nuovo invito è a Villa Brunati, in via Agello a Rivoltella: la prossima domenica 15 maggio alle 10 sarà presentato il libro “Una vita per Rivoltella”, pubblicazione fresca di stampa realizzata con il patrocinio del Comune di Desenzano.
Il presidentissimo Luigino Mura
Come lo ha battezzato il presidente Giuliano Garagna, è “il libro di una notte”, di agile e piacevole lettura. Una raccolta di momenti principali e goliardici del gruppo, partito da una comitiva di amici capitanati da Luigino Mura che nel giugno del 1966 si ritrovavano nei locali dell’ex Trattoria Alpino in via Parrocchiale. Indimenticabili i numerosi eventi realizzati in questo mezzo secolo di storia rivoltellese: le sagre per San Biagio, le pasquette, i concorsi canori per bambini, i vinodotti, le feste del Bek, i presepi viventi e le sfilate dei Magi, le cene sotto le stelle, Risoltella e le serate d’apertura e chiusura dell’estate e, regina delle feste, la ben nota Festa del Lago e dell’Ospite, quest’anno alla sua 50ª edizione.
I testi del libro sono curati da Bruno Breda e Francesca Gardenato, con le illustrazioni del fumettista Michele Avigo; la stampa è realizzata dalla tipolitografia Franceschini di Lonato.
Alla presentazione di domenica 15 maggio interverranno il presidente onorario (o presidentissimo) Luigino Mura e il presidente in carica Giuliano Garagna, il sindaco Rosa Leso e agli assessori Antonella Soccini (Cultura) e Valentino Righetti (Turismo); alla lettura di alcuni aneddoti dei Cuori Ben Nati, seguirà un brindisi con buffet in via parrocchiale, nel locale che un tempo ospitava la Trattoria Alpino, sede di fondazione del gruppo e delle prime, storiche elezioni.
In tutti questi anni la Banda folcloristica o “Banda del Bordèl” è stata la bandiera dell’associazione e ha portato i Cuori Ben Nati e il nome di Rivoltella, e Desenzano, in giro per l’Italia e all’estero con la simpatia contagiosa di questa band inusuale, dagli strumenti originali e fantasiosi (forbici, ciabatte, martelletti…) e il repertorio di musica popolare italiana, capace di far divertire italiani e stranieri.
«Il compito di questo gruppo, oggi come allora – commenta il fondatore Luigino Mural’è de tegnèr alégra e viva la nòsa cara Riultèla (è di tenere allegra e viva la nostra cara Rivoltella). E nei prossimi anni toccherà alle nuove leve raccogliere il testimone e affiancare i volontari più maturi per andare avanti, sempre per il bene della comunità di Rivoltella, senza gelosie e rivalità ma con amicizia e buona volontà».
Nelle pagine del libro per il 50°, commenta il presidente in carica Giuliano Garagna, «abbiamo voluto raccontare attraverso la episodi, fatti realmente accaduti, illustrazioni e fotografie del nostro archivio cosa sono stati questi cinquant’anni di vita del Gruppo Cuori Ben Nati di Rivoltella. È stata una lunga e intensa cavalcata, che alcuni di noi ancora in vita possono raccontare, una cavalcata fatta di entusiasmi, di mattate, di risate, di brindisi e a volte anche di delusioni e amarezze».
In questa occasione speciale, il ricordo del presidente, del direttivo e di tutti i collaboratori va ai molti artefici di questa avventura che, a vario modo, hanno contribuito alla vitalità del sodalizio.
«A tutti loro – conclude il presidente Garagna – dedichiamo queste pagine scritte con il cuore e con la stessa passione che loro infusero nel realizzare gli obbiettivi prefissati e nel far crescere il nostro gruppo. Un grazie a loro e, naturalmente, a Luigino che oggi si è ritirato, ma che con la sua fantasia ha inventato questa grande famiglia e ha saputo nutrirla e mantenerla viva con le sue poesie e le sue citazioni storiche. Prima fra tutte, la frase memorabile, scelta per il sottotitolo del libro: i Cuori Ben Nati non periscono mai».



GLI ALTRI EVENTI IN PROGRAMMA PER IL 50°

A Rivoltella sul Garda l’estate si apre sabato 18 giugno alle 19 con l’evento gastronomico “Risoltella”, degustazione di risotti e porchetta per le vie del paese, e alle 21.15 la serata finale del 5° concorso nazionale “Vesti la Musica… in abito da sera”.
Da mercoledì 3 a domenica 7 agosto la 50ª Festa del lago e dell’ospite al porto di Rivoltella con annullo filatelico per il 50° anniversario.
Sabato 10 settembre, manifestazione di chiusura dell’estate e sabato 24 dicembreAuguri di buone feste” per la Vigilia di Natale in compagnia della Banda folcloristica dei Cuori Ben Nati per le vie centrali di Rivoltella. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
Per ulteriori informazioni vi invito a visitare il sito: www.cuoribennati.org


giovedì 28 aprile 2016

Gioco d'azzardo, non aspettate... "Fate il nostro gioco"

Nell’ambito del progetto gardesano “Il Rosso e il Nero”, per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico e l’assistenza ai giocatori a rischio e alle loro famiglie, giovedì 28 aprile (oggi) alle 20.45 in Biblioteca il Comune di Desenzano propone una conferenza-spettacolo dal titolo “Fate il nostro gioco”. 
La serata è promossa con il Consorzio “Gli Acrobati Onlus”, in collaborazione con la Fondazione servizi integrati gardesani, Comunità montana Parco Alto Garda Bresciano e Unione Comuni Valtenesi, partner del progetto intercomunale “Il Rosso e il Nero”, finanziato da Regione Lombardia e di cui Desenzano è ente capofila.
All’interno di tale progetto sono stati avviati e sono operativi da inizio anno tre sportelli di consulenza sul Garda bresciano – a Sirmione, Manerba e Gargnano – gestiti dai professionisti di “Gli AcrobatiOnlus”, con momenti di sensibilizzazione e la proposta di attività a scopo preventivo.
Lo spettacolo “Fate il nostro gioco” si terrà nella Sala della Musa, al primo piano della Biblioteca civica “A.Anelli” in via Agello, e toccherà i temi e i numeri del gioco d’azzardo, tra matematica, emozioni e luoghi comuni sulle probabilità di vincere e perdere. Già molto apprezzata a livello nazionale, e non solo, la rappresentazione è curata da Paolo Canova e Diego Rizzato, un matematico e un fisico dell’Università di Torino, i quali hanno già riscosso ampio successo a Roma, in sedici regioni d’Italia e in varie località di Svizzera e Francia, coinvolgendo quasi 100mila persone.
Durante la serata, commentano gli autori Canova e Rizzato, «verranno suggerite al pubblico e smontate alcune delle più diffuse “false credenze” sul gioco d’azzardo, per restituire senso delle reali probabilità di vincere al Superenalotto o al Gratta e Vinci attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico». Per arrivare alla dimostrazione divertente e coinvolgente che “al gioco si perde: è matematico”.
«Con questa serata e con le altre iniziative previste per il 2016 all’interno del progetto gardesano “No Slot” – commenta l’assessore ai Servizi sociali di Desenzano, Antonella Soccini – vogliamo rinnovare a tutti l’invito a non sottovalutare mai i segnali d’allarme che le persone a noi vicine possono manifestare e ad accogliere l’aiuto di professionisti e le informazioni sui servizi di cura territoriali. Grazie alla collaborazione con il consorzio “Gli Acrobati”, accreditato dal sistema sociosanitario regionale, da quest’anno siamo operativi in tre zone del Garda bresciano con sportelli di ascolto, prevenzione e sostegno, in grado di aiutare chi vive il disagio in prima persona e le rispettive famiglie». 
Tale servizio è completamente gratuito e garantisce la massima tutela della privacy; tre i punti di ascolto
- per il basso Garda, presso la ludoteca in piazza Virgilio 52 a Sirmione
- per il medio Garda, al Consultorio familiare Nodi in via Gassman 2 a Manerba
- per l’alto lago, presso la sede della Comunità montana in via Oliva 32 a Gargnano.
Per fissare un appuntamento è possibile contattare la dottoressa Cinzia Sala (345 0159328, cinzia.sala(at)smigliacrobati.it).

Un’altra iniziativa del progetto “No Slot” è già programmata per mercoledì 18 maggio alle 20.45, sempre nella Biblioteca civica di Desenzano: “Una moneta... almeno una. Il gioco d’azzardo e i segnali d’allarme”, incontro con l’assistente sociale Elena Almici e con l’educatrice Paola Tassone sul tema.

Per ulteriori informazioni sugli eventi-spettacolo “Fate il nostro gioco”:


venerdì 8 aprile 2016

Sirmione e Mille Miglia, incontro di eccellenze sul Garda

Da un mese mi sto occupando dell'Ufficio stampa del Comune di Sirmione e ho deciso di condividere qui il comunicato di uno degli eventi più importanti della stagione, la cui inaugurazione è giusto domani... Sirmione e la Mille Miglia, un incontro di eccellenze!
Torna tra le vie e le piazze di Sirmione la macchinina rossa, inconfondibile simbolo della “corsa più bella del mondo”, un concentrato di storia, creatività e cultura bresciana e italiana.
Sirmione ospita una prova speciale della Mille Miglia, giovedì 19 maggio, che terminerà proprio davanti al castello scaligero, portando con sé tutta la storia e il valore sociale dell’evento. Un incontro tra eccellenze, la Freccia Rossa e la perla delle penisole.
In prossimità dell’appuntamento di maggio, il Comune di Sirmione avvia un ciclo di iniziative per celebrare questo grande evento.
Domani, sabato 9 aprile alle 17.30 sarà inaugurata la tradizionale mostra dal titolo “La Corsa nel tempo, 1000MIGLIA 27/38”: un suggestivo racconto per immagini del periodo fascista, dal 1927 al 1938, presso Palazzo Callas Exhibitions, dove i visitatori potranno gustarsi tutta la bellezza dei ricordi sentendosi come a casa propria

DAL VIAGGIO

Erano le 8 del mattino, quel 26 marzo 1927, quando con la partenza dell’Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo Maserati prendeva vita la leggendaria Freccia Rossa che avrebbe accompagnato gli italiani dell’anteguerra. A trionfare in quella prima edizione della Mille Miglia furono sono Nando Minoja e Giuseppe Morandi, piloti della fabbrica di casa, la O.M. Officine Meccaniche.
Ai tempi non c’erano mezzi di comunicazione che raccontassero l’evento in tempo reale, la televisione non era ancora stata inventata e la radio era solo agli inizi: fu il passaparola a svegliare i bresciani e funzionò benissimo, tanto che il pubblico radunato lungo le strade era numerosissimo, sebbene nessuno immaginasse che la lunga cavalcata Brescia-Roma andata e ritorno, quasi 1.700 km d’Italia, sarebbe potuta durare così poco. Venti ore e una media di 77 km/orari per i primi arrivati. 
Le strade degli anni ‘20 non erano asfaltate e gran parte delle carreggiate ancora sterrate. I concorrenti della Prima Coppa Mille Miglia partirono con i bagagli, convinti di stare in viaggio almeno due giorni. I giornali di allora  titolavano che “una nuova era” si era aperta, l’automobile era passata per le strade di mezza Italia come “un dominatore di tempo e di spazio”.
Ecco, la Mille Miglia era già il simbolo di libertà, innovazione e di un futuro di speranza. Emblema di un’Italia che poteva ambire a muoversi velocemente a bordo di auto sicure, di famiglie che si radunavano di fronte a quel passaggio straordinario, mezzi meccanici potenti e capaci di far sgranare gli occhi ai grandi quanto ai piccoli. I figli sulle spalle dei padri, le fidanzate abbracciate ai futuri mariti. E i piloti, dei supereroi.

ALLA MOSTRA

Si inaugura questo sabato 9 aprile alle 17.30, in piazza Carducci, il primo di una serie di eventi con cui Sirmione celebra l’eccellenza italiana e mondiale della Mille Miglia. Alla presenza di numerose autorità, sarà tagliato il nastro della tradizionale mostra dedicata alla Freccia Rossa e quest’anno intitolata “La Corsa nel tempo, 1000MIGLIA 27/38”: un suggestivo racconto per immagini di un’epoca straordinaria e pionieristica, dal 1927 al 1938, presso Palazzo Callas Exhibitions. L’evento ha il patrocinio di 1000Miglia, Consorzio Lago di Garda Lombardia e Provincia di Brescia, e si avvale della collaborazione di vari sponsor per il particolare allestimento studiato.

Alla cerimonia inaugurale interverranno: il sindaco di Sirmione Alessandro Mattinzoli, Giuseppe Cherubini membro del comitato organizzatore e responsabile del percorso della Mille Miglia rievocativa, il presidente del Consorzio Lago di Garda Lombardia Franco Cerini, il presidente del Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione Fabio Barelli, il presidente della Fondazione Negri Mauro Negri e Cesare De Agostini, tra i più conosciuti e affermati scrittori di storia dell’automobilismo, considerato il più autorevole storico di Tazio Nuvolari. Introduce e modera Attilio Facconi, giornalista, storico della Mille Miglia e autore di numerose pubblicazioni sulla grande corsa.
A completamento di questa straordinaria cornice, in piazza Carducci, saranno esposte alcune prestigiose auto d’epoca: un’Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1933, una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, una Lancia Augusta Bertone cabriolet del 1934 e una Rally NCP Salmson del 1935.
Giovedì 19 maggio Sirmione ospiterà una prova speciale dell’evento Mille Miglia, che terminerà proprio davanti al castello. Un connubio di eccellenze, fascino, eleganza, storia e innovazione. E per celebrare questo grande e atteso avvenimento Sirmione ha allestito anche quest’anno una mostra memorabile, con oltre cinquanta fotografie di grande e grandissimo formato, provenienti dalla Fondazione Negri, custode dello storico patrimonio fotografico dello Studio Negri di Brescia, il più importante archivio sulla Mille Miglia. Un filmato d’epoca dell’Istituto Luce offrirà ai visitatori la possibilità di immergersi completamente nello spirito della corsa. Per gustarsi al meglio la visita e sentirsi come a casa... salotti e divani saranno a disposizione degli ospiti che potranno apprezzare il meglio dell’accoglienza sirmionese e viaggiare indietro nel tempo, mettendosi comodi!
Il Museo Nicolis di Villafranca (Vr), noto per le numerose collezioni private di auto, moto, mezzi e strumenti d’epoca, offrirà una sorpresa per gli ospiti.
Dopo l’inaugurazione di sabato 9 aprile, l’apertura proseguirà fino al 3 luglio 2016 tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19 (venerdì e sabato fino alle 22), sempre a ingresso libero.

Le immagini storiche sono gentilmente concesse dalla Fondazione Negri Onlus.


domenica 20 marzo 2016

Sirmione premia le voci bianche di Isabella e Juliano in una serata di festa

A trionfare ieri sul palco del 6° Concorso Voci Bianchi Noi Musica 2016 a Sirmione, in una serata di musica “in famiglia” per la Festa del papà, sono stati una mantovana e un bresciano: Isabella Olivato di Levata di Curtatone (Mn) per la categoria “bambini” e Juliano Robattini di Desenzano per la sezione “ragazzi”.
La manifestazione, proposta dal Centro di pastorale giovanile del lago bresciano e dal Progetto Noi Musica con il patrocinio del Comune di Sirmione e la preziosa collaborazione della Parrocchia di Colombare, ha visto esibirsi una trentina di voci bianche dai 5 ai 12 anni, divise in due categorie (bambini 5-9 anni e ragazzi 10-12 anni) con le canzoni dello Zecchino d’oro e, per i più grandi, un repertorio musicale pop, italiano e internazionale.
Isabella Olivato, vincitrice "bambini"
Serata di musica e allegria all’Oratorio "Eden" di Colombare, tra l’intrattenimento magi-comico del Mago Alesgar di Eventi Wawawiwowa e gli applausi entusiasti del pubblico. 
La giuria di Noi Musica, composta da esperti di musica, ha svolto il duro lavoro di valutazione per l’assegnazione dei premi ai concorrenti in gara, con un ottimo livello generale dei partecipanti, fermo restando che l’importante è divertirsi e condividere la gioia di cantare e “nutrirsi” di musica insieme.
Juliano Robattini, primo classificato "ragazzi"
I vincitori del 6° Concorso per Voci Bianche Noi Musica 2016 sono: per la categoria bambini”, dietro alla mantovana Isabella Olivato (9 anni), secondo posto per Alyssa Signoroni (8 anni, di Adro) e terzo piazzamento per Ginevra Cantori (7 anni, di Coccaglio). Nella sezione “ragazzi”, invece, sul gradino più alto del podio è salito il desenzanese Juliano Robattini (12 anni), secondo premio per Massimo Cantori (12 anni, di Coccaglio) e terzo per Emma Gabusi, altra dodicenne di Desenzano. Un premio speciale, inoltre, è stato assegnato dalla giuria al gruppo composto da Anita Coccia, Francesco Salaorni, Miriam e Pietro Abeni, che apriranno la serata di “Noi Talent” il prossimo sabato 9 aprile a Lonato con la cover dello Zecchino d’oro “La banda che sbanda”.
Tutti i partecipanti al 6° Concorso Voci Bianche Noi Musica 2016
Continuano fino al 4 aprile le iscrizioni al secondo “talent show” del lago di Garda, “Noi Talent”, che si terrà sabato 9 aprile presso il lonatese Teatro Italia. Le  categorie di gara quest’anno sono due: “canto” (brani inediti e cover) e “intrattenimento & altri talenti” (ballerini, comici, imitatori, artisti di strada, attori…). Info e regolamento: www.noimusica.org.
Fino al 19 aprile proseguono anche le iscrizioni al 5° Concorso nazionale di moda musicale “Vesti la Musica… in abito da sera”, per appassionati di moda, sarti, stilisti emergenti provenienti da tutta Italia, che potranno accedere all’elegante sfilata finale a Desenzano, sabato 18 giugno. Il tema 2016 per le creazioni in tessuto e le canzoni abbinate, scelte dagli stilisti, è il circo… L’Atelier du Cirque”. Info: www.vestilamusica.blogspot.com – www.noimusica.org

I piccoli vincitori del concorso a Sirmione

Le immagini sono scattate da Alessia Tonizzo – Il Matrimonio Trendy di Lonato del Garda









venerdì 18 marzo 2016

A Sirmione, tutto pronto per il 6° Concorso Voci Bianche Noi Musica 2016

Sirmione e la musica chiamano... e i piccoli cantanti rispondono numerosi!
Giorgia, la nostra valletta "Voci bianche"
In circa trenta si sono iscritti, tra bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni, alla 6ª edizione del Concorso Voci Bianche Noi Musica 2016 organizzata presso l’Oratorio di Colombare, con il patrocinio e la collaborazione del Comune sirmionese.
Questo sabato 19 marzo alle 20.45, per la Festa del papà, bimbi e ragazzi del Garda e dintorni si esibiranno davanti a una commissione di esperti per la serata organizzata da Progetto e Radio Noi Musica con il Centro di pastorale giovanile Lago Bresciano (JLB).
Come nelle precedenti edizioni, la manifestazione sarà una festa musicale per i più piccoli e le famiglie, un’occasione per dare spazio a tutti gli appassionati del canto e divertirsi insieme. Durante la serata si ascolteranno canzoni dello Zecchino d’oro e alcuni pezzi di musica pop, scelti dai piccoli cantanti in gara, con l’intermezzo di magia a cura del Mago Alesgar (Eventi Wawawiwowa). La serata è aperta a tutti e a ingresso libero.

Alma Schneider, vincitrice "Noi Talent 2015"
Per i giovani dai 13 ai 25 anni, invece, sono partite le iscrizioni al 2° Concorso per giovani talenti “Noi Talent 2016”, che si terrà sabato 9 aprile al Teatro Italia di Lonato del Garda. C’è tempo fino al 4 aprile per iscriversi (info e regolamento: www.noimusic.org). Le  categorie di gara quest’anno sono due: “canto” (brani inediti e cover) e “intrattenimento & altri talenti” (ballerini, comici, imitatori, artisti di strada, attori…).
Continuano fino al 19 aprile anche le iscrizioni al 5° Concorso nazionale di moda musicale “Vesti la Musica… in abito da sera”, per appassionati di moda, sarti, stilisti emergenti provenienti da tutta Italia, che potranno accedere all’elegante sfilata finale a Desenzano del Garda, sabato 18 giugno. Il tema 2016 per le creazioni in tessuto e le canzoni abbinate, scelte dagli stilisti, è il circo… L’Atelier du Cirque”.


giovedì 17 marzo 2016

La pasta, che meraviglia tutta italiana!

Un piatto di pasta, ma quanta storia contiene? 
Le lasagne nell’antica Roma, le differenze ancestrali tra raviolo e agnolotto in età medievale, le sperimentazioni e le scoperte geografiche che hanno modificato abitudini di cottura e scelta degli ingredientiLa pasta, da secoli presente nelle famiglie, è diventata grazie alla pubblicità moderna emblema di semplicità e tradizione, senza mai perdere il suo valore originale di piatto che nutre e unisce. Non solo ricette, dunque, ma anche tanta cultura!
Pasta fresca, secca o ripiena, nel suo repertorio ha mille nomi: spaghetti, fettuccine, matasse, maltagliati, sedanini, stelle, quadrucci, ravioli, tortelli e tortellini, pappardelle... Sta di fatto che, come sottolinea il giornalista e critico gastronomico Jacopo Fontaneto (nella foto in basso), docente di Storia della Cucina,  «la pasta è identità della nostra cucina italiana nel mondo ed è identità del nostro pianeta. È merito degli italiani se tutti la conoscono e, come la pizza, incontra il palato universale e si cucina ormai in tutti i Paesi del globo. Con la pasta, inoltre, si affermano sia il concetto della dieta mediterranea sia il principio della struttura del pasto latino: con distinzione del primo e del secondo piatto (la mensa), che seguono all’aperio o antipasto».
Origini, leggende e storia si intrecciano con una cultura nobile e popolare insieme, che ha attraversato due millenni e di è evoluta, strizzando l’occhio a nuove scoperte e sapori esotici. «La pasta era già conosciuta nell’antica Roma – continua l’esperto –. Il lavoro di ricerca nella gastronomia a volte ci riserva scoperte e soddisfazioni incredibili, come scoprire che i ricettari esistevano già ai tempi degli antichi romani. La pasta però incontra il concetto di bollitura solo in età medievale ed è lì che nascono le paste fresche ripiene e dalla torta salata ripiena nasce poi la torta piccola e, a seguire, il tortello».
Il critico gastronomico Jacopo Fontaneto (al centro)
Anche i tipi e i formati di pasta sono tanti, almeno quasi quante le regioni del Belpaese. Al Sud le tradizioni antiche si conservano meglio. Per esempio, continua il critico gastronomico, «le lagane romane, simili alle nostre pappardelle e progenitrici delle lasagne, erano fatte con i legumi venivano mangiate con il ragù. Tipi di pasta simili alle lagane si trovano ancora oggi nella cucina campana e meridionale».
Se fare la pasta in casa era un rituale per le nostre nonne, sapienti massaie, che iniziavano il sabato o la domenica mattina presto per averla pronta per il pranzo in famiglia, oggi la questione è come risparmiare tempo e scegliere gli ingredienti giusti tra le migliaia a scaffale nel supermercato.
Succedeva nella Roma imperiale, in età rinascimentale, con i viaggi di scoperta e ai giorni nostri con la globalizzazione: gli ingredienti si mescolano e la cucina diventa sempre più creativa. Alla pasta con il sugo, il ragù o con i fagioli – pasta e fasoi, ecco un piatto tipico veronese –  si aggiungono nuovi abbinamenti, per esempio un maggiore utilizzo delle spezie e di sapori orientali. Nel tempo sono pure cambiati i metodi di cottura, le abitudini, gli stili e i ritmi di vita. Oggi la pasta si compra precotta per averla pronta in pochi minuti.
«Le prime descrizioni in epoca romana – riprende Fontaneto – parlano di sfoglie alternate con farcia di carne, ma non erano bollite, bensì messe direttamente nel forno. È con l’affermazione del principio di bollitura della pasta, nel Medioevo, che ci si avvicina al concetto di pasta fresca ripiena. Altro esempio: gli agnolotti derivano dagli “agnellotti”, che si preparavano con un ripieno di carne d’agnello».
Nella storia gastronomica, l’incontro della nostra tradizione di pasta italiana con il Nuovo Mondo sancisce un importante cambiamento.
«Nel 1492 la pasta incontra il pomodoro. La scoperta dell’America è stata un grande spartiacque per la gastronomia. In Europa arrivano i prodotti del Nuovo Mondo, per esempio le patate, che si incontrano con un altro piatto, il baccalà, che proviene dalle isole Lofoten, un arcipelago della Norvegia dove poco prima del 1492 il nobile mercante veneziano Pietro Querini fa naufragio e lo importa in Italia. Dall’Estremo Oriente era già arriva il riso, ancora nel Mille da Carlo Magno, più tardi (intorno alla metà del 1400) grazie al duca di Milano la risicultura si diffonde nelle nostre zone. Quindi tra XV e il XVI secolo cambia tutto nella gastronomia italiana ed europea. Si pensi che il pomodoro – rimarca l’esperto – all’inizio veniva tenuto in casa come pianta ornamentale, si pensava addirittura che fosse velenoso. Sarà solo nel 1800 che la pasta incontrerà il pomodoro e i giochi saranno fatti. Ecco l’inizio di una nuova era!».
Un ritratto di Pellegrino Artusi
Pellegrino Artusi, gastronomo e critico letterario dell’Ottocento, nel suo manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” ha codificato la cucina regionale italiana e creato un unico ricettario valido ancora oggi, tanto da essere il libro più letto della cucina italiana; raccoglie le tradizioni di un’Italia divisa geograficamente ma unita a tavola da un piatto di pastasciutta.
La cottura ideale? «Senza dubbio al dente», per la migliore conservazione dei valori nutritivi, della digeribilità e di un senso di sazietà. L’Italia della pasta si divide tra i sostenitori di quella liscia e gli amanti di quella rigata: la prima è più leggera, la seconda ha il pregio di legarsi meglio al sugo. Per entrambe vale la regola che siano rigorosamente trafilate al bronzo, per avere quella consistenza ruvida, che garantisce più sapore e tenuta in cottura, quindi maggiore resa nella ricetta finale. 

(Pubblicato sul settimanale Verona Fedele del 13 marzo 2016)