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sabato 3 marzo 2012

Voglia di formazione

Avevo proprio sete di formazione.
Si è conclusa oggi una splendida opportunità di aggiornamento, offerta a tutti i collaboratori del settimanale diocesano “Verona Fedele”, una proposta che mi ha regalato una nuova carica. Tante le curiosità e gli argomenti affrontati, correlati al settore dell’informazione offline e online.


www.veronafedele.it - Settimanale della Diocesi di Verona
Tre protagonisti del mondo dell’informazione locale e nazionale sono stati per tre mattine ospiti della redazione diocesana di Verona Fedele.
Punta sulla formazione e l’approfondimento il settimanale scaligero che in tre incontri, dal 18 febbraio al 3 marzo, ha invitato in qualità di relatori e ‘docenti’ Maurizio Battista, capocronista dell’Arena e da anni impegnato nella cronaca della città, Umberto Folena caporedattore di Avvenire e Carlo Alberto Delaini, a capo dell’ufficio stampa di VeronaFiere che segue grandi eventi internazionali come Vinitaly e Fiera Cavalli.
L’invito, mosso dal direttore editoriale don Alberto Margoni ideatore del progetto, ha fornito a noi ‘discenti’ spunti di riflessione e strumenti di lavoro preziosi ai giovani e collaboratori della testata provenienti da varie aree della diocesi, dal lago di Garda (come la sottoscritta) all’Est veronese.
Umberto Folena di Avvenire
Nel salone della redazione, per tre sabato mattina, una ventina di persone, tra giornalisti e corrispondenti della testata, hanno potuto confrontarsi sugli argomenti più delicati e controversi del momento, trovare fonte di aggiornamento nell’esperienza appassionata e diretta di chi ha portato la propria testimonianza dopo anni di attività continuativa nel settore. 
Attorno a un tavolo si è dibattuto di cronaca locale e giornalismo moderno, internet e  i nuovi media, il giornalismo religioso e i virus della stampa contemporanea, le dinamiche di un ufficio stampa dall’attività tradizionale alla comunicazione di crisi. E non da ultimo la moderna commistione, diffusa quanto insana, tra marketing e informazione.
Ma le opportunità per chi si impegna esistono ancora. 
Serietà e preparazione, passione e curiosità, capacità critica e di relazione, riservatezza e costanza: ecco le doti richieste ai giornalisti di ieri, come ai giovani di oggi, che con speranza e buona volontà s’avviano al mestiere.
Personalmente, questa esperienza mi ha iniettato nuova energia e una gran voglia di fare.


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