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domenica 27 novembre 2011

Natale con i Tuoi, febbraio insieme a Noi

Cari bambini e ragazzi, scaldate le “ugole”… A febbraio, si canta tutti con Noi Musica!

Da qualche giorno è online il Concorso Voci bianche Noi Musica 2012, seconda edizione.
La gara canora per i giovanissimi dai 6 ai 13 anni si terrà al teatro parrocchiale di San Martino della Battaglia (nel Comune di Desenzano del Garda, Bs) in piazza Della Concordia. Grazie all’ospitalità della parrocchia e alla sempre squisita disponibilità dei volontari, mamme in prima linea.
In foto: due concorrenti del Concorso Voci bianche 2011
Sabato 11 febbraio 2012 il concorso accoglierà sul palco 25 voci bianche, suddivise in due categorie, per età: 
- “i cuccioli” dai 6 ai 10 anni
- “i ragazzi” dai 11 ai 13 anni
L’ingresso per amici, genitori, parenti e vicini di casa... è sempre libero e gratuito! 
Portate un grande pubblico, perché quest’anno votano anche gli spettatori in teatro. Il regolamento prevede infatti un Premio a sorpresa, assegnato dal pubblico in sala che voterà il proprio cantante preferito.
Sono ammesse canzoni cover e inedite (originali) rigorosamente cantate dal vivo.
Vi aspettiamo numerosi, e iniziate pure a provare... visto che le vacanze di Natale sono ormai vicine :-)   A proposito...  Tanti auguri e soprattutto tanta musica!

Ulteriori informazioni, moduli e regolamento su: www.noimusica.org
Per andare subito al regolamento: cliccate qui  &  compilate il modulo

Organizzazione evento e comunicazione progetto Noi Musica
Francesca Gardenato - fragareventi@gmail.com


giovedì 24 novembre 2011

Giovani disertori in cerca di lavoro

Perché i giovani cercano lavoro, ma poi disertano i bandi comunali?
Accade a Desenzano del Garda, comune “turistico” di 27mila abitanti.

Da bando comunale, come in altri paesi d’Italia, la prospettiva per i rilevatori Istat (giovani con cittadinanza italiana, maggiorenni e disponibili a collaborare con l’ente spostandosi sul comprensorio comunale) era di guadagnare circa 6mila euro lordi, a fronte di quattro o cinque mesi di attività e un minimo di 8 ore settimanali, sabato compresi, spostandosi con mezzi propri, in contatto con le sedi degli Uffici censuari, centrali o decentrati, di Desenzano.
Piazza Malvezzi, Desenzano d/G.
A sorpresa, l’iniziativa non ha quasi per nulla stuzzicato i maggiorenni della città, forse per l’entità compenso, forse per l’occasionalità del lavoro, forse per lo scarso interesse attuale a collaborare l’ente pubblico... Mere supposizioni.
La cifra compensata, seppur relativa, è pur sempre un’entrata monetari e, per uno studente o un disoccupato, qualche mese di guadagno è meglio di nulla.
Su 27mila abitanti però, osserva amaramente l’assessore ai Servizi sociale di Desenzano, «non si sono trovate 20 persone disposte a fare i rilevatori e coordinatori Istat. Abbiamo ricevuto solo 10 domande, peraltro tutte accolte. Possibile che nessun giovane disoccupato abbia colto questa opportunità?». Sempre Valentino Marostica aggiunge: «E ha avuto una sola domanda il bando per volontari in Servizio civile che offre, per un anno di lavoro sociale nei Centri di aggregazione giovanile e al Punto Giovani, un rimborso mensile di 430 euro; è un’esperienza utile anche ad arricchire il curriculum e i crediti formativi».
Dopo tali constatazioni e un paio di incontri pubblici semideserti, commenta l’assessore desenzanese: «Qualcuno mi viene a dire che non facciamo abbastanza per i giovani. Mi chiedo se a Desenzano non stiamo facendo anche troppo…»
Se non sono opportunità di «lavoro facile», a fatica i giovani rispondono con entusiasmo. Ponderano tutto e rinunciano.
Sede Informagiovani di Desenzano, sul lungolago Anelli
 Questo emerge, in sintesi, da una chiacchierata con la responsabile del servizio Informagiovani dello stesso Comune. Lidia Cattozzo riferisce: «Preciso che noi siamo Informagiovani, non Informalavoro, anche se il tema principalmente trattato è quello lavorativo, in tutte le sue accezioni. Le persone vengono a raccontarci la crisi del momento, la difficoltà nella ricerca, la mancanza di formazione adeguata, la necessità di ripartire da capo… Si spazia dal neolaureato un po’ confuso al 40enne in mobilità, che viene da un’azienda in crisi».
Come utenza, l’età media è sopra i 32 anni. La novità per noi, aggiunge la dott.ssa Cattozzo, «è che siamo in rete con altri Informagiovani e l’ufficio provinciale, e stiamo tentando di svecchiare il servizio e di prospettare anche bandi e progetti internazionali».
La risposta degli utenti è generalmente buona, «ma l’approccio è passivo, c’è molta cautela. E, mentre il giovane immigrato del sud… andrebbe ovunque, anche se l’azienda si trova a 30 km di distanza, il neolaureato “locale” è più cauto, riflessivo, oppure non è abituato a mettersi un po’ in gioco o a fare qualche sacrificio».
Una precisazione va fatta: «Non c’è una distinzione netta tra chi ha voglia di fare ed è sveglio e chi non ne ha. Il mercato del lavoro oggi è più spietato di un tempo. Ci sono anche quelli che si deprimono dopo svariati rifiuti, o le classiche domande “devo lavorare anche il sabato?” O “ci sono posti di lavoro nei dintorni di Desenzano?”.
Oltre a questo ci sono anche vincoli familiari che pesano e frenano i figli… Per esempio, l’esperienza dei genitori che vengono da contratti a tempo indeterminato, oggi impensabili». Purtroppo, tocca spiegare che «è finita un’era e ora ci si deve accontentare di contratti di lavoro occasionale, e questo a volte deprime i familiari e di riflesso i giovani».
...già tanto che c’è ancora occupazione!
Resta il paradosso che, se da un lato allo sportello Informagiovani gli utenti cercano speranzosi lavoro, dall’altro disertano i bandi comunali a loro destinati. Come mai? 
Porto Vecchio e castello
«Rispondo con un esempio – replica Lidia Cattozzo –. Proponendo a un giovane la possibilità del censimento, lui mi ha risposto, a distanza di qualche giorno, che “non ne valeva la pena”, perché si chiedeva l’uso di mezzi propri e il compenso era inadeguato. Questo perché un genitore lo aveva fatto riflettere, invitandolo a concentrarsi sull’università. Certo lo studio è importante, ma in passato ci sarebbero state più umiltà e più disponibilità. Oggi si è più calcolatori e quello che si può avere non è mai abbastanza».
Un lavoro in Comune una volta era un’occasione per fare esperienza e imparare, adesso è una chance snobbata. «Nei giovani è saltata la disponibilità a fare grossi sacrifici, con l’appoggio dei genitori, che li proteggono da eventuali delusioni. Se ci fosse il bisogno vero, si accetterebbe tutto».

(Servizio giornalistico di Francesca Gardenato; estratto dell’articolo pubblicato sul settimanale Verona Fedele - del 6 novembre 2011)

domenica 13 novembre 2011

Vincono i giovani e la loro musica

Ieri sera, davanti a oltre 350 persone, i finalisti del 3° Concorso per rock band emergenti Noi Musica 2011 si sono esibiti dal vivo al Teatro Italia di Lonato del Garda.


Il primo, grande GRAZIE è per tutti i partecipanti che hanno reso unica questa edizione!
Finalisti, giuria e organizzatori del concorso rock 2011
«Vincono la passione per la musica, l’originalità e l’impegno dei giovani», è soddisfatto della manifestazione l’ideatore del progetto Noi Musica don Luca Nicocelli«E speriamo che nel 2012 l’evento possa continuare a crescere e migliorare, anche con il supporto di nuovi sponsor e degli enti pubblici. Ma l’importante è che i giovani si ritrovino in posti come questo, insieme alla loro musica».

Dopo le selezioni di sabato 5 novembre scorso, le sei band finaliste – divise in due categorie, cover e inediti – il 12 novembre dalle 21 a mezzanotte si sono riesibite tutte dal vivo in un miniconcerto di venti minuti ciascuna. Davanti alla commissione artistica, quest’anno composta dai professionisti della nota band bresciana Cinemavolta, nata a Montichiari nel 1998. Anche la giuria, a metà serata, è salita sul palco per regalare al pubblico una performance live spettacolare.
«Se vi alzate domani mattina con in testa la musica e le emozioni più intense di questa serata, allora vuol dire che l’avete vissuta nel modo giusto, al di là del risultato della gara». Max Tozzi, voce e chitarrista dei Cinemavolta ha trasmesso grande passione e incoraggiato i giovani, dialogando con le band per spiegare a ognuna il senso di una scelta non facile.

The Brand (Verona)
Il montepremi era di 800 euro. In finale c’erano: per le “cover”, i  Runaway e i The Music Wavers, per i “gruppi inediti” i  The Brand, i Friday’s Rock, gli Alogena e i Feelin’ Good.
Nella sezione cover del 3° Concorso rock organizzato da Noi Musica, ha trionfato il giovane e numeroso gruppo di desenzanesi e lonatesi capitanati dalla splendida voce di Nunzia Lombardi di Calcinato,  The Music Wavers, con il loro rock-jazz e l’originalità dei fiati. Subito dietro a loro i giovanissimi Runaway di Castiglione delle Stiviere, promettenti tredicenni che solo un mese fa hanno segnato il loro primo concerto e già vantano un repertorio di ben 14 pezzi.
The Music Wavers (Desenzano, Lonato e Calcinato)
Per la categoria inediti, sul gradino più alto del podio è salito il gruppo The Brand, composto da ragazzi di Verona, molto affiatati e già vincitori di altri concorsi, con un repertorio in inglese cantato dalla brava e disinvolta Alice Ferrigolo. Al secondo posto, con brani rock originali e tutti in italiano, si sono distinti gli Alogena di Brescia, eredi dei Fingers on Fire.
Terzo posto per un’altra band veronese, già nota ai microfoni di Noi Musica: i Friday’s Rock di Alpo di Villafranca, musica originale e testi principalmente in italiano.
A vincere il nuovo “Premio Fan Club 2011” sono stati ancora i grintosi Runaway con i loro oltre sessanta fan in platea. Applausi scroscianti per tutta la serata!

Runaway (Castiglione delle Stiviere)
Ma i veri vincitori della terza edizione «sono tutti i ragazzi, con la loro musica. Perché anche se una band sceglie di fare canzoni famose, arrangiandole in modo diverso e creativo, comunque aggiunge qualcosa di nuovo alla musica, che rappresenta il gruppo e i suoi componenti. Che siano cover o inediti, il progetto vuole sostenere la musica dei giovani e dare spazio al loro talento: su questo palco, in altre serate e mediante la webradio Noi Musica ascoltabile su www.noimusica.org».
Proclamazione dei vincitori


Con piacere, ha detto ancora don Nicocelli, «in questo concorso abbiamo incontrato una più numerosa presenza di band proponenti brani originali. Siamo sulla strada giusta! Continuiamo tutti insieme».
Conduttrice della serata:
Francesca Gardenato
Ricordiamo che la gara rock 2011 ha avuto il patrocinio dei Comuni di Lonato d/G, Sirmione, Padenghe e Desenzano d/G
Sponsor ufficiale degli eventi Noi Musica: Acqua Oligominerale Castello di Vallio Terme (Bs).

Lo staff di Noi Musica ringrazia il caloroso e grande pubblico e anche i volontari e sacerdoti della parrocchia di Lonato del Garda per l’ospitalità in teatro... e il successo di questa avventura musicale!
                                                           Al prossimo anno J

giovedì 10 novembre 2011

Concorso di moda 2012: la Musica si veste con Voi

Sul Garda, musica e moda vanno a braccetto… e si preparano a salire in passerella!
Sarte, stilisti, designer di moda di ogni parte d’Italia, di età compresa tra i 18 e i 45 anni, c’è un evento tutto per voi: il primo concorso nazionale “Vesti la Musica… in abito da sera”, per stilisti e fautori del Made in Italy.


COME? 
Ecco il nuovo concorso di moda musicale. I concorrenti sono invitati a partecipare disegnando un abito elegante e femminile. Sarà opportuno descrivere brevemente il progetto, presentando le motivazioni, i tessuti, i colori e le tecniche scelte, preparare il cartamodello quindi spedire il tutto entro il 7 aprile 2012 al progetto Noi MusicaInfo e regolamento su www.noimusica.org
Per creare il vostro abito da sera potete ispirarvi a una cantante preferita, al brano che più vi piace, a un verso in particolare o a un genere musicale (lirica, pop, rock, musical…).

I PREMI? 
In palio ci sono 600,00 euro, più targhe e premi speciali offerti dagli sponsor. Coperte le spese organizzative, il ricavato della manifestazione andrà a favore del Centro aiuto alla vita di Desenzano del Garda.
Il concorso conta sulla partecipazione di vari “amici” sponsor e collaboratori (Madame Rebecca Vintage, La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, Acqua Oligominerale Castello di Vallio Terme, Marcella Moda Capelli e Giesse Scampoli di Peschiera, Rosy Boutique) e ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Brescia e dei Comuni di Desenzano, Lonato, Padenghe, Sirmione e Pozzolengo.

QUANDO? 
Per la finale nel basso Garda, un evento musicale in calendario per giugno 2012, la giuria composta da stilisti, cantanti e giornalisti di moda ed esperti del settore, selezionerà i dieci migliori abiti da far realizzare e indossare.
I capi sfileranno grazie ad alcune giovani cantanti e modelle del progetto Noi Musica; rimarranno poi esposti in una prestigiosa boutique nel centro storico di Desenzano, Rosy, a luglio 2012, con richiamo in vetrina e presentazione degli ideatori e dei realizzatori di ogni opera finalista. Non solo: una testimonial d’eccezione interverrà alla serata finale, portando sotto i riflettori l’abito vincitore.

PERCHÉ? 
L’iniziativa punta a stimolare la creatività e il talento nel campo della moda e del tessile, invita a lavorare sul look della propria cantante ideale o a inventare un vestito speciale, che rappresenti chi lo ha concepito.
L’importante è proporre “un abito da sera femminile e rispettoso della dignità della donna e della sua naturale bellezza”, precisa il regolamento.
Il concorso rientra a pieno titolo nel progetto Noi Musica fondato dal parroco don Luca Nicocelli nel 2007, è un’evoluzione delle altre proposte musicali, già ben avviate. Moda e musica si uniscono anche per riflettere sul piacere di vestirsi “bene”, in occasioni speciali e non solo.
È un incoraggiamento al decoro nella scelta dell’abito da indossare e da accostare al ‘proprio’ genere musicale. Sui palchi dei concorsi vediamo di tutto… Speriamo così di richiamare l’attenzione su un modo di vestire affascinante, ma rispettoso della dignità della donna, con un pensiero anche ai luoghi che ospitano la musica.
Iscrizioni fino al 7 aprile 2012
Visitate anche il blog ufficiale del concorso.

Info e organizzazione evento: Francesca Gardenato - email fragareventi@gmail.com 

lunedì 7 novembre 2011

Terza gara rock. Più vicina la finale...

Sul palco di Lonato del Garda tredici rock band emergenti, per la terza edizione del Concorso rock Noi Musica 2011.
Lo scorso sabato 5 novembre, giovani gruppi bresciani, mantovani e veronesi hanno portato la loro musica al Teatro Italia, davanti alla giuria composta dai musicisti dell’affermata band Cinemavolta di Montichiari (Bs), che ha iniziato la propria esperienza nel 1998.

Finalisti del Concorso rock Noi Musica, 5 novembre 2011
Nella finale di sabato 12 novembre 2011, in una serata-concerto a ingresso libero, torneranno a esibirsi dal vivo:
per le cover, i giovanissimi Runaway (grintosi tredicenni di Castiglione delle Stiviere), i The Music Wavers (di Desenzano e Lonato, con le loro cover riarrangiate in chiave rock-jazzistica);
per la sezione inediti, ci saranno i The Brands e i Friday’s Rock di Verona, gli Alogena di Brescia e i Feelin’ Good di Padenghe.
Il 3° Concorso rock band Noi Musica 2011, diviso in due sezioni, si chiuderà sabato prossimo alle 21 sempre nel cinema-teatro Italia di Lonato del Garda, in via Antiche Mura 2.
L’evento è organizzato dal progetto Noi Musica, capitanato dall’intraprendente parroco di Centenaro don Luca Nicocelli, e in questa edizione ha il patrocinio dei Comuni di Lonato d/G, Sirmione, Padenghe s/G e Desenzano d/G.

Iscritte al contest, in questa edizione 2011, c’erano tredici band, con una netta prevalenza di inediti.
Per le “cover” si sono esibiti gli Upside down, Runaway, Mors Complaint e The Music Wavers.
Per la categoria “inediti” abbiamo ascoltato gli Emisfero Sud, The Brand, Bang Bottles, Alogena, 58, Feelin’ Good, Friday’s Rock, The Abbots way, Was.
La commissione artistica, al termine delle audizioni, ha chiamato a uno a uno i vari gruppi in gara, per dare consigli e comunicare l’esito delle tredici performance, tutte rigorosamente dal vivo. Il verdetto della giuria, che in ogni edizione valuta secondo un proprio metro e in autonomia, è definitivo e inappellabile.

I Cinemavolta saliranno sul palco del teatro Italia, sabato 12 novembre, esibendosi dal vivo insieme ai sei gruppi in finale.
Ricordiamo che nella serata conclusiva è prevista l’assegnazione dei primi per ciascuna categoria e anche uno speciale riconoscimento, il “Premio Fan Club 2011”, al gruppo che porterà più amici in sala e farà sentire il proprio “tifo”. Il montepremi del concorso è di 800,00 euro.
Si ringrazia anche lo sponsor Acqua oligominerale Castello - Fonti di Vallio Terme.
Le interviste realizzate da Alessandro, sabato scorso, ai vari gruppi in gara saranno ascoltabili via internet su Radio Noi Musica 

Ufficio stampa e comunicazione eventi: Francesca Gardenato

venerdì 4 novembre 2011

Scrivere tra due mondi

Scrivere è passione. Leggere è curiosità.
Il viaggio delle parole, tra due mondi: carta e web.

Oggi mi va di condividere un pensiero dell’autrice Luisa Carrada, tratto dal suo “Il mestiere di scrivere”: “La civiltà dell’immagine e della multimedialità è sempre più la civiltà della scrittura”. 
Scrivere non è un vezzo degli antichi, ma un privilegio che ancora ci unisce e che muove la società e il mondo.
Saranno più stropicciate le parole, tra sms, email e pensieri twittati, confezionati in fretta e furia con l'esigenza di sintetizzare e battere il tempo, ma di fatto le parole viaggiano, si scompongono e si ricompongono con maggiore velocità, a distanze enormi. C'è sempre voglia di scrivere.

Oggi le parole si rincorrono, ci guardano. 
Le pagine fitte si svuotano e si riempiono di colori, immagini, suoni e video. Eppure, creatività e produttività passano sempre attraverso il testo. Tutti comunicano, creando testo, non solo i poeti o gli scrittori del passato: dai medici agli avvocati, dagli ingegneri agli artigiani, impiegati pubblici o privati, studenti e pensionati. 


La lettera mi è sempre sembrata qualcosa di immortale. Per il suo essere anima, senza l’amicizia del corpo”, scriveva Emily Dikinson.

Riprendo questo mio pensiero da un editoriale di circa un anno fa, redatto per un mensile che ho diretto con passione, come una mia ‘creatura’ in giro per il lago, fino all’inizio di questo 2011. Tra parentesi: tante cose sono cambiate, in questi dieci mesi… ma non è questo il tema, né la sede per ricordare.

Torniamo alla scrittura e al piacere delle lettere, quelle fatte di carta e di acute sensazioni, quelle che si tenevano a lungo in mano per cullarle avvolti in un’aurea di curiosità. Deriva da loro parte della mia passione per la scrittura. 
Un tempo erano missive cartacee tra amici d’infanzia, o di penna; oggi sono le comode e rapide e-mail, capaci di arrivare in tempo reale e avvicinare angoli assai lontani. O sono i pensieri postati su questo blog.


La scrittura, secondo me? 
Un misto di curiosità e desiderio di raccontare il mondo con le parole, come se gli occhi non bastassero mai o se, alleati della penna, volessero congelare il ricordo, immortalare la persona incontrata. 
Le percezioni, così diverse per fonte e forma, si amalgamano in un testo, in quell'unicum. E la scrittura si fa desiderio, sogno, passione, strumento e, per fortuna pure, lavoro. 
Per i giornalisti, in particolare, dovrebbe essere il bisogno di “donare” i fatti al pubblico, mettendone in luce la verità, con etica e onestà. Non sempre è davvero così...

La rete, in tutte le sue molteplici forme, è un salvagente della comunicazione, cui tutti ci aggrappiamo per “conversare”, sia a livello privato che professionale.
Ma la carta, quella che si strofina con i polpastrelli, si annusa, si strappa o si conserva, è veicolo di emozioni, un mezzo ancora attuale che aiuta a riflettere e a capire. 
Ecco allora la differenza. Grandi progetti, accordi e discorsi importanti passano ancora dalla carta. 
Il Comune protocolla qualunque atto, noi conserviamo cartoline e stampiamo bollette per tenerle negli archivi casalinghi. Forse ci serve per ragionare, forse per ricordare meglio. Quel senso di "materiale", chissà perché, ci tiene ancorati a lei. Anche se noi lavoriamo in rete, continuiamo a scrivere su quaderni, agende e block-notes.
Ma è la parola la vera regina, che unisce questi due mondi.