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venerdì 27 dicembre 2013

I ricordi di questo Natale

Passato bene il Natale? Le feste continuano, tenete duro ancora qualche giorno. Nel frattempo, auguri a tutti :-) 

Ecco, alcune immagini degli appuntamenti natalizi dei giorni scorsi: il concerto The Light of Christ(mas), i mercatini di Natale in piazza a Lonato, la festa di Radio Noi Musica e la Vigilia a Rivoltella con i Cuori Ben Nati, i Los Caballeros e i Ragazzi di Rivoltella. Grazie a chi si è dato da fare per rendere queste feste più vivaci e partecipate! Bei ricordi...


BUONE FESTE AMICI!


lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale a tutti... e domani gli auguri in piazza!

La Vigilia di Natale è più briosa a Rivoltella del Garda (Desenzano) grazie all’animazione del gruppo folkloristico dei Cuori Ben Nati, che da 47 anni ravviva le piazze e la comunità rivoltellese con entusiasmo, tanta passione, feste e musica popolare. Domani il brindisi in piazza!
Domani, il pomeriggio della Vigilia di Natale, la vivacità della Banda folcloristica dei Cuori Ben Nati o Banda del Bordèl risuonerà nel centro di Rivoltella, in via Di Vittorio (zona municipio) dalle 16.30 per uno scambio di auguri fra amici, famiglie e concittadini, accompagnati da cioccolata calda, vin brulé, caldarroste e panettone. Con la presenza di Babbo Natale per la gioia dei più piccoli.
Felice Natale a tutti!

E ancora festa, prima o dopo il “cenone della Vigilia”, con i Cuori Ben Nati e i Ragazzi di Rivoltella, uniti per l’occasione ai Los Caballeros: dalle 16.30 fino a mezzanotte tutti invitati per un brindisi tra giovani, in piazza Degli Alpini a Rivoltella, davanti alla chiesa di San Biagio. “Aspettando il Natale” sarà una lunga vigilia, dall’aperitivo con il tradizionale pirlo fino al brindisi e agli auguri di mezzanotte, spumante e panettone. Vin brulé, pirlo, caldarroste, birra, cioccolata calda e l’immancabile musica di Dj Cimel, la contagiosa animazione dei Los Caballeros (famosi per le affollate serate in spiaggia al gazebo della Festa del Lago) e le luci della piazza. Entrambi gli appuntamenti hanno il patrocinio del Comune di Desenzano del Garda. Info: www.cuoribennati.org

Il prossimo appuntamento, dopo le feste, sarà con San Biagio patrono di Rivoltella: tre giornate di festa dal 1° al 3 febbraio 2014 e un concorso per i ragazzi delle scuole (dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) per valorizzare il territorio e il patrono di Rivoltella San Biagio. 


sabato 21 dicembre 2013

"Nuovo Mondo". Il musical rock che ricorda don Luca

Anno 2050. Su Nuovo Mondo, quello che fino a poco tempo fa era chiamato pianeta Terra, la libertà è un’utopia. Alla ricerca della perfezione, il dittatore e la sua Inspectio Corporation impongono ai ragazzi un nuovo ordinamento. “Per il bene dell’umanità”, tutto è sotto controllo: ogni forma d’arte viene manipolata affinché non risulti sovversiva, i sentimenti sono definiti debolezze e vengono soppressi. Ma la musica grida la sua libertà, e qualcuno osa ancora cantare e ballare...
Non è fantascienza, ma quasi. È la storia inedita, fantasiosa e avvincente, raccontata nel nuovo musical rock “Nuovo Mondo” che i ragazzi della compagnia teatrale della Parrocchia di Rivoltella del Garda (Desenzano, Bs) portano in scena domenica 22 dicembre alle 15 (domani pomeriggio). Lo spettacolo, a ingresso libero, si svolge nel Teatro parrocchiale San Michele arcangelo.
“Nuovo Mondo – Il Musical” è un’opera rock che ha visto impegnati per quasi due anni oltre quaranta artisti, tra cui molti adolescenti-attori: autori, musicisti, cantanti, coreografi, scenografi, costumisti, tecnici luci-audio-video, attori-ballerini-cantanti. Una storia pensata e scritta per i ragazzi, ma adatta a qualsiasi età, dove si parla di temi importanti: la libertà, il coraggio, l’amicizia e l’amore, la forza di credere nei sogni e nella vita… tutto in chiave rock.
Un’idea che realizza anche uno dei sogni del compianto don Luca Nicocelli (fondatore del progetto Noi Musica per fare aggregazione e incoraggiare i giovani cantanti e musicisti) legato sia alla compagnia teatrale sia alla parrocchia di Rivoltella, dove fu curato. Lui di sicuro sarebbe stato seduto in teatro, domenica, in prima fila con le mani sulla pancia, concentrato nel godersi "i suoi ragazzi" recitare, cantare e ballare. E quanti sorrisi benevoli gli sarebbero sfuggiti!
Da anni don Luca sognava un musical inedito, d’impronta rock, ed ora con la compagnia de “I 20 e le Menti” dell’Oratorio rivoltellese lo spettacolo è pronto al gran debutto.
Nuovo Mondo, una storia originale, ideata e scritta da Stefano Romanini, co-sceneggiata da Barbara Favaro e consegnata alla regia di Marisa Binatti, alla direzione de “I 20 e le Menti”. Musiche e liriche originali scritte da Stefano Romanini ed eseguite da un carnet di musicisti professionisti.
I ragazzi di Nuovo Mondo sono cresciuti e “ammaestrati” per essere all’altezza delle aspettative di una società perfetta, ma la perfezione ha un prezzo e non tutti sono disposti a pagarlo, non se viene chiesto loro di sacrificare la propria libertà e i propri sogni… E i ribelli lotteranno a suon di musica per difendere ciò in cui credono.
La compagnia ringrazia il parroco don Guido Romagnoli per il sostegno e la disponibilità.


Francesca Gardenato 
(per il quotidiano Avvenire - 20 dicembre 2013)


sabato 14 dicembre 2013

Tradizioni e antichi mestieri del Garda: le peschiere

Raramente scrivo articoli breve, se non sono per il web o per i quotidiani. Ogni tanto sono perplessa ma mi piace dare spazio all'approfondimento. Condivido qui un articolo destinato a un settimanale (Verona Fedele) e quindi alla carta stampata. Per cui chiedo venia se il post è più lungo, comunque, c'è pure qualche immagine per bilanciare ;-) Condivido anche la mail di un caro amico, di cui ho 'recensito' l'interessantissimo libro nel servizio postato di seguito. La presentazione è giusto oggi. 
Grazie Giorgio, tu sei un grande autore! Mi hai reso il sabato un po' più speciale.

"In questo Verona Fedele hai scritto veramente un bell'articolo: ampio, articolato, approfondito; e suscita interesse per il tema trattato. Grazie, Giorgio"

Argomento: le antiche peschiere di Peschiera

Quattro autori e un solo fine:  far conoscere al pubblico cosa hanno rappresentato per la vita, l’economia, la cultura di una città gardesana “le peschiere di Peschiera”, cittadina che nel suo toponimo come pure nel vessillo comunale ne conserva un’evidente eredità. È l’attività più antica del lago, praticata anche lungo le sponde del fiume Mincio: la pesca è un’attività storica, in passato vitale, probabilmente esercitata dall’uomo “fin dalla sua prima presenza”.
Oggi è anche uno sport ma per secoli ha sfamato famiglie intere e forgiato le tradizioni locali.
A cura del Centro studi per il territorio benacense, l’ultima pubblicazione di Fabio Gaggia, Gianluigi Miele, Giuliano Sala e Giorgio Vedovelli ripercorre la storia e l’economia della pesca gardesana, grazie a indagini certosine e allo studio di documenti ritrovati negli Archivi di Stato, notarili e nello “Scrigno delle pergamene” del Comune arilicense. I quattro autori hanno pubblicato il libro “Le antiche peschiere di Peschiera del Garda” con il supporto del locale Rotary Club e del Garda veronese, volume che sarà presentato ufficialmente a Peschiera del Garda sabato 14 dicembre alle 17 (oggi!), presso il Museo della pesca degli Amici del Gondolin, in Sala Radetzky nella Caserma d’Artiglieria di Porta Verona.
È la prima pubblicazione ad approfondire l’economia di Peschiera nei secolo passati. D’altronde lo stesso stemma comunale esibisce due anguille, a riprova di quanto la pesca abbia nutrito e influenzato la comunità arilicense nei secoli scorsi. Un tipo di pesca, però, che non si limitava alle reti gettate dalle barche ma che richiedeva ingegno e lavoro, con la costruzione delle cosiddette peschiere, ovvero strutture fisse, tra l’altro “molto costose, composte da pali infissi sul fondo del lago e del fiume Mincio con casotti e dispiegamento di reti di grandi dimensioni che catturavano le trote e le anguille nel loro percorso migratorio”.
DALLE PESCHIERE ALLO STABILIMENTO ITTIOGENICO – L’ultima peschiera in funzione era proprio nel Canale di mezzo, nel cuore di Peschiera. Grazie a una nota di Floreste Malfer, che fu ittiologo ed esperto della pesca gardesana, sono state raccolte presso lo studio del notaio di Mantova Attanasio Siliprandi molte informazioni aggiuntive su ognuna delle peschiere, il loro valore economico, la gestione e i passaggi di proprietà. Ogni struttura, si legge nel libro, “era catalogata con le sue superfici, con le distanze fra i pali e con i differenti tipi di legno che venivano impiegati per la loro costruzione”.
Nei secoli scorsi il possesso di una peschiera era sinonimo di benessere e potere. Alla metà dell’Ottocento, ricordano ancora gli autori, esistevano più di venti peschiere e il Comune arilicense, proprietario della metà, le affittava solitamente nel periodo autunnale tra la metà di settembre e il 15 dicembre, quando cioè “si verificava la grande migrazione delle anguille, in settembre e ottobre, e delle trote, in novembre e dicembre”.
Lo stesso Napoleone, apprendiamo leggendo il nuovo libro, aveva assegnato Peschiera alla Provincia di Mantova realizzando quella suddivisione amministrativa auspicabile ancora oggi per la creazione di una “Regione del Garda” che darebbe unità al più grande lago d’Italia. Il Centro studi per il territorio veronese da trent’anni fa ricerche sull’ambiente gardesano, senza tenere conto dei confini amministrativi di province e regioni che spezzano l’area benacense. E il presente lavoro editoriale, insieme ad altre pubblicazioni a carattere storico-naturalistico, dà ulteriore supporto all’attività culturale del Museo della pesca e delle tradizioni locali di Peschiera, allestito presso la Caserma di Artiglieria di Porta Verona dall’associazione arilicense Amici del Gondolin.
Gli autori non solo approfondiscono la storia e il funzionamento delle varie peschiere in età moderna, ma trattano ampiamente di quella risorsa alimentare ed economica – oggi perduta – che trote e anguille hanno rappresentato per le comunità rivierasche. Un capitolo è dedicato allo stabilimento ittiogenico di Peschiera (lungo il corso del Mincio, a ridosso del ponte ferroviario) abbattuto dalle bombe durante la Seconda guerra mondiale e mai più risorto. Purtroppo la successiva alterazione del corso del Mincio non permise alle trote di tornare a fregare nei limi del fiume e così la missione dello stabilimento finì con l’ultima guerra.
LE PÉSCHE DI PESCHIERA – Lo studioso Giorgio Vedovelli, nella sua parte dedicata alle antiche pésche di Peschiera ricorda pure i pescatori abusivi, uomini “poveri e superbi” che con fierezza si munivano di “arcagna” (rete a strascico vietata nei pressi della fortezza arilicense), fiocine e altri strumenti proibiti dalle leggi.
Vedovelli descrive le resti usate un tempo, a seconda delle zone e delle stagioni, e le tecniche degli esperti del mestiere. C’erano reti come la “petrogna”, citata in documenti del ‘600 e adoperata sui bassi fondali di Sirmione e Lugana “grazie all’opera di due uomini su una barca” per pescare branchi di ciprinidi e talvolta anche trote, o la “sibenera”, una rete a catino che chiamava in azione fino a dodici persone divisi su sei barche. Quest’ultima era usata sui bassi fondali di Peschiera e Sirmione a maggio/giugno per catturare barbi, scardove e carpe nel loro periodo della riproduzione. 
Ancora, scrive Vedovelli, la pesca con la fiocina era tipica delle zone di canneti, a sud del Garda, e famosi per la loro abilità erano i “fiocinatori di Bardolino”: per usarla, servivano quattro uomini su una barca che uscivano con il lago calmo, nelle notti senza luna, al chiarore del fascio di canne accese. Si servivano di “una lunga asta di legno, alle cui estremità era infisso un pettine di ferro con rebbi in numero variabile da 16 (per tinche e carpe) a 32 (per anguille)”.
Una tecnica di pesca per le anguille era pure (e in parte ancora lo è) la “sguèrna” o “lenza morta”: formata dal cordino di canapa (oggi nylon) buttato sul fondo del lago e lungo anche 15 km, a cui si attaccava un’esca. 
Nei canneti, a dicembre e gennaio, si praticava persino la pesca delle anatre, soprattutto tra Garda e Bardolino e a Peschiera; si utilizzavano in tal caso vecchie reti mantellate, come i “tincari”, per aspettare che l’animale vi incappasse nel cercare cibo sott’acqua.
Tutt’oggi, nella discesa verso il mare, le anguille incappano nelle “roste”, “reti alte circa un metro e lunghe dai 30 ai 50 metri”; finiscono imbrogliate in trappole di rete tenute tese da un telaio di ferro; un tempo le reti erano composte da robusti graticci di vimini. 
In inverno, le occasioni di pesca calavano e a febbraio/marzo, lungo le rive del basso Garda, anche le donne uscivano con reti di lino o con piccole fiocine per la pesca degli scazzoni, buoni per ottime fritture o come esce per le tirlindane. 

Nelle immagini sopra: due tavole, della pesca della forca e il Caolo della notte, e una veduta del Mincio a Peschiera del Garda.

venerdì 6 dicembre 2013

Domani si torna a scuola!

“Il lungo corridoio della malattia mentale”. Continuano gli incontri per far conoscere la realtà dell'Opg di Castiglione e promuovere il lavoro degli operatori in questo Ospedale psichiatrico giudiziario. 
Domani mattina si torna a scuola! Incontro a ingresso libero, aperto anche ad ex e non alunni. Dalle ore 10.00 di sabato 7 dicembre, nell'auditorium dell'Itc Bazoli-Polo di Desenzano, parliamo del reparto femminile Arcobaleno dell'Ospedale psichiatrico-giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mn).

La testimonianza di domani parte proprio dalle storie raccolte nel nostro libro “Passi bianchi e silenziosi” (Ed. Sometti, 2012), scritto a quattro mani con l’operatrice socio-sanitaria Ledinski Anita.



mercoledì 4 dicembre 2013

Pet Therapy al centro Alzheimer, un'esperienza emozionante

Oggi ho realizzato ancora una volta quanto affetto e quanta gioia un animale può dare all'uomo. Seguendo un'ora di Pet Therapy alla casa di riposo (Rsa di Desenzano del Garda) con Michela Minuti e l'educatrice Emanuela Pellegrino ho sperimentato di persona l'effetto benefico e le emozioni uniche che il cane (Paco in questo caso, un labrador di quattro anni) è in grado di trasmettere agli anziani e soprattutto ai malati di Alzheimer. Un'esperienza unica, coinvolgente, molto toccante: ve lo racconto di seguito :-) e perdonate la lunghezza del testo, che taglierò per la stampa ma qui no.


Sta per entrare Paco. Atteso più di una star.
Giulia non sta nella pelle appena lo vede. Si porta le mani al viso e la voce le si fa stridula, “el cagnì, oh mama el cagnì” (il cane, o mamma il cane). Giuseppe è più serio, non si fa corrompere facilmente dalla sua massa di pelo. Mariella lo ispeziona, e le scappa un sorriso. Reazioni diverse, tutte riunite in un accogliente salottino, alla casa di riposo di Desenzano (Fondazione Sant’Angela Merici), dove sta per iniziare una seduta di “Pet Therapy”.
Come ogni mercoledì da un mese e mezzo, il divo del momento è Paco, un Labrador affettuoso quanto “professionale”, impegnato nel suo ruolo di “pet” insieme alla padrona, la terapista Michela Minuti, specializzata in attività assistite dall’animale. 
«Ho due cani e un coniglio, abilitati per svolgere questo tipo di attività», racconta l’operatrice. Il termine inglese indica la terapia diffusa dagli anni ’60 negli Stati Uniti, e poi in vari Paesi europei e da un po’ di anni anche in Italia, che coinvolge attivamente gli animali in qualità di “assistenti emozionali”.
Il cane, si sa, è da sempre il migliore amico dell’uomo, fedele compagno di vita e apprezzato per la sua capacità d’interazione con l’uomo, è disponibile, affettuoso e riconoscente. Paco, quattro anni di Labrador, non sbaglia un colpo: prima le coccole di saluto, qualche moina (e lui lo sa: mai rinunciare a una carezza!), la spazzolata e, alla fine, il meritato premio. Si sdraia ai piedi di Luigi, come se sapesse. «Avevo un cane da caccia, era femmina, si chiamava Diana, proprio come la dea della caccia». Ogni reazione, anche la più piccola, non è scontata. Piccole conquiste, e la memoria per una volta non tradisce. Giulia esulta dalla sua sedia a rotelle, non smette un secondo di osservare stupita le mosse dell’amico a quattro zampe. Nei commenti sfoga tutto il suo entusiasmo: «Ma come è bello, quanto pelo e come è morbido e giocherellone, ora si siede… adesso sbadiglia!». Chi lo direbbe che è una di quelle pazienti schive, chiuse in se stesse a causa della malattia, restie a reagire a qualsiasi attività: musicoterapia o narrazione, nulla riesce a conquistarla più di Paco. Eppure, ci dice l’educatrice Emanuela Pellegrino che ogni giorno segue i pazienti del nucleo Rosa con la collega Paola Simoncelli, «sembra un miracolo, ma con il cane Giulia si trasforma, diventa più solare, ride e parla con tutti».

Dalle carezze si passa alla spazzolata e al gioco. Ogni incontro ha un suo programma, semplice ed efficace. Paco ‘lavora’ per un’ora circa.  In cambio della sua compagnia, gli sono concessi sei biscottini a forma di osso, che a turno sono distribuiti dalle mani dei pazienti. Comincia Mariella, poi tocca a Margherita e a Geremia: si fanno avanti per offrirgli la merenda, per conquistare l’attenzione di Paco. Per lui, un goloso premio in cambio della gioia portata in reparto ogni mercoledì dalle 15.30 alle 16.30. I pazienti si sporgono dalle sedie, allungano la mano, qualcuno scherza fingendo di dargli il biscotto, pur di accarezzarlo una volta in più.
Solo Giuseppe sta sulle sue, non sembra interessato all’attività. Finché Paco non gli si siede ai piedi e lo conquista. Allora “Beppe” ispeziona le sue orecchie, le sente calde, le sposta e poi le rimette a loro posto. Mosse strane. Forse. Ma se ci si pensa «ogni reazione di avvicinamento o confidenza – commenta la terapista Michela Minuti – fa sentire il paziente stimolato, innesca un senso di accadimento spontaneo, lo invoglia a essere parte del gruppo».
Sono venti i pazienti del reparto Alzehimer di Desenzano, «ma solo dieci – aggiunge l’educatrice – sono stati selezionati per questa attività, che va fatta in piccoli gruppi». Nella saletta del nucleo Rosa, dedicato alle persone che soffrono di Alzheimer, nella Residenza sanitaria assistenziale di Desenzano, un velo di serenità illumina i volti. Spariscono il delirio, l’ansia, la paura, il vuoto. C’è Paco a fare le feste, a calamitare l’attenzione, a scodinzolare da un ginocchio all’altro e a strappare sorrisi e complimenti. Ogni cane, coinvolto nella Pet Therapy, è certificato e riconosciuto idoneo per tale attività. Più di altri animali, il cane reagisce riesce a stimolare i pazienti per circa un’ora. Alla Rsa di Desenzano, l’attività al nucleo Rosa vede in azione Paco, mentre il suo “socio” Blues, un Golden Retriever sempre di Michela, è il “pet-terapista” dell’ora precedente con gli ospiti che giornalmente frequentano il Centro Diurno Alzheimer.
In molte occasioni si è sentito parlare di questa terapia, usata con i bambini, i disabili, gli anziani, ma seguire in diretta una seduta di Pet Therapy fa cogliere gli effetti reali, positivi e sinceramente toccanti che un animale può innescare in una persona, in particolare se soffre di Alzheimer. Una malattia degenerativa che s’insinua nella memoria a tradimento, ne cancella i ricordi, confonde i riferimenti spazio-temporali, fino a non far riconoscere più neppure i familiari. 
Ma la Pet Therapy può riaccendere flash sul passato. «Io andavo pazza per i cani da piccola» accenna Giulia, che riprende possesso di un frammento del suo trascorso e inizia a pure cantare. Paco si porta col muso in avanti, è pronto a distribuire “baci” se serve, quasi a voler rassicurare i nuovi amici. Le reazioni variano a seconda dei pazienti, certo. «Con la Pet Therapy, attraverso il cane, si riesce a interagire più facilmente con gli assistiti; il lavoro a contatto con l’animale stimola la parte emotiva e invoglia a prendersi cura di lui. Oltre a questo, gli studiosi hanno accertato nel tempo anche altri benefici psico-fisici nella persona come, per esempio, la diminuzione della pressione arteriosa con il rallentamento del battito cardiaco», aggiunge Michela. Nei corsi di Pet Therapy c’è chi si fa accompagnare anche da gatti, o conigli, cavalli o asini a seconda degli spazi disponibili, persino pappagalli o delfini.

Come accade con i malati di Alzheimer, ci sono persone che hanno chiuso, a causa della malattia, i canali di comunicazione e che non reagiscono a stimoli e attività, eppure durante la Pet Therapy si rianimano e interagiscono spontaneamente. Prendersi cura di un animale dà tranquillità, può aiutare a calmare l’ansia, lo stress e anche a lenire la depressione. 
E lo sperimentiamo in questo reparto della casa di riposo di Desenzano, per i dieci pazienti scelti per continuare l'attività assistita dall’animale. Per loro, sorrisi e momenti di tenerezza, fra una carezza e un biscottino. Infine, una foto con Paco e, prima dei saluti, il momento della pallina: una gara a chi lancia più lontano, mentre Paco fedele corre a riprendere il suo ‘trofeo’. 
La pallina rossa passa di mano in mano, gli ospiti lanciano e Paco afferra e torna fiero. «Sarà premiato con una corsetta all’aperto e la ciotola piena, a fine serata, prima della nanna». Manuela conosce bene i gusti del suo collaboratore. 
L'ora finisce. Giulia lo saluta dalla sua “carrozza” e allunga la mano per rubargli un’ultima carezza. «Ciao Paco, torna presto a trovarci».

Un ringraziamento particolare alle educatrici della Cooperativa Altana, al direttore amministrativo dott. Corrado Cattaneo e alla presidente della Fondazione S.Angela Merici Onlus Emilia Bresciani Carretta.

Francesca Gardenato per Verona Fedele


domenica 1 dicembre 2013

Concorso Rock Noi Musica 2013. Gran finale in ricordo di don Luca e trionfo dei Runaway

Sul gradino più alto del podio salgono i più giovani, ultimi a esibirsi in una serata tutta rock: Runaway, il trionfo dei teenager. Gran finale ieri sera a Lonato del Garda per il 5° Concorso rock per gruppi emergenti Noi Musica 2013.

Meritatissima per i giovani Runaway la vittoria del 5° Concorso rock per gruppi emergenti Noi Musica 2013, un’idea di don Luca Nicocelli, compianto parroco di Centenaro (Lonato) fondatore del Progetto Noi Musica, oggi parte del Circolo Noi Giovani Lago Bresciano (Jlb). Il gruppo emergente di Castiglione delle Stiviere e Montichiari, insieme dal 2011, è formato da quattro scatenati musicisti di 14 e 15 anni, cresciuti a “pane e musica”, col sogno di trasformare questa passione nel loro futuro lavoro; nelle loro canzoni raccontano l'adolescenza.
Ieri sera (sabato 30 novembre 2013) si è consumata al Teatro Italia di Lonato la grande festa rock, con il patrocinio e il sostegno del Comune (Assessorato ai Servizi sociali) e la collaborazione della Parrocchia di Lonato del Garda, la partecipazione di numerosi amici e collaboratori e l’aiuto di una giuria tecnica composta da musicisti ed esperti del settore.
Otto giovani band si sono avvicendate sul palco nel corso della serata, fino a mezzanotte, con la chiusura dello show affidata alla voce della rocker lombarda AmbraMarie (da "X Factor" 2009) e dei suoi musicisti in tre pezzi tratti dall’album “3Anni 2Mesi 7Giorni” (tempo trascorso dall’esperienza di "X Factor") uscito esattamente un anno fa.

In anteprima, a inizio serata, il video dei Mexcal “L’ostinata fedeltà dei cani”, da oggi in internet, il singolo che anticipa il nuovo album (dieci inediti) del gruppo bresciano. Curata dal bassista Stefano “Swen” Romanini (nella foto sopra, a sinistra) la direzione artistica del concorso, evento reso possibile grazie al lavoro del numeroso staff e all’ospitalità, nei quattro live precedenti (le audizioni di novembre), alla birreria Garage 53 di Lonato e del suo titolare Marcello.
Fra i tanti sponsor, ringraziamo Proel e Mirko Borghino (liutaio di Rivoltella) per i premi in palio. La serata, presentata da Francesca Gardenato e in diretta radiofonica su www.noimusica.org, ha dato agli otto gruppi in finale la possibilità di condividere con il pubblico la propria musica: così è stato per  Snail's, Quinto Stadio, Emisfero Sud, Komodo 3000, Lazy Jackals, Vertigine Versus, Desdemona e Runaway, vincitori del 5° concorso rock 2013 per i “migliori inediti”.
 «Siamo in un teatro parrocchiale, che è di tutti ma dei giovani in particolare – ha sottolineato prima delle premizioni don Matteo Selmo (nella foto qui sotto), da settembre collaboratore parrocchiale di Lonato al fianco del parroco don Osvaldo Checchini –. Ben vengano quindi iniziative come queste che chiamano i giovani in oratorio e ci permettono di stare insieme grazie alla musica». E infatti, nell’idea del fondatore di Noi Musica don Luca Nicocelli, ricordato nella proiezione conclusiva, c’era proprio il desiderio di far incontrare i giovani e incoraggiarli a coltivare i propri talenti musicali, partendo dagli oratori. Così la storia continua, e proseguono i "suoi" concorsi iniziati proprio dal lonatese Teatro Italia.
Il secondo premio, in questa edizione, è andato ai Quinto Stadio, band bresciana da qualche anno sulla scena musicale della provincia e da circa un anno impegnati nella creazione di pezzi propri. Ancora, lo speciale riconoscimento, “Premio Best Cover” per il gruppo che ha arrangiato ed eseguito con maggior bravura e originalità la cover assegnata (“Cuore matto”, omaggio al rocker italiano Little Tony), è andato agli Emisfero Sud di Desenzano del Garda per la loro interpretazione giovane ed energica. Infine, il “Premio Fan Club” è stato conferito dalla “giuria popolare” al gruppo che ha conquistato il pubblico e portato più fan ad applaudire la propria esibizione live: i Vertigine Versus, autori di un modern-rock potente e tutto italiano.
Un ringraziamento va a tutti i gruppi e i musicisti che hanno collaborato come ospiti (nei quattro sabato al Garage53 di Lonato) e come staff nelle serate del concorso incoraggiando tanti giovani a continuare con passione a “nutrire e far crescere la propria musica”.

LE ALTRE ATTIVITÀ Noi Musica 2014
Continuano all’oratorio di Piazza Garibaldi in Desenzano i corsi di canto per tutte le età e i laboratori ludocreativi.  A Padenghe e a Lonato del Garda sono attive le sale prove a disposizione dei gruppi e dei musicisti che hanno bisogno di uno spazio per provare (info: tel. 030.9901694). Tra programmi in diretta e ospiti, la musica emergente trova ampio spazio nella webradio creata da don Luca Nicocelli, ascoltabile sul sito www.noimusica.org 24 ore su 24.
Lo staff sarà in diretta da Lonato l’8 e il 22 dicembre, in occasione del Mercatini natalizi organizzati dalla Pro Loco di Lonato in piazza Martiri della libertà e poi domenica 19 gennaio prossimo per l’animazione del Palio di Sant’Antonio abate alla 56ª Fiera regionale di Lonato del Garda.



Fotografie di Ketty Gardalake, Albert Previ e Luca Prandelli.



GRAZIE a tutto lo Staff, gli Sponsor, la Giuria, la cantante AmbraMarie e i Volontari della parrocchia, gli Amici e Fan del pubblico e soprattutto l'Assessore alla Cultura Valerio Silvestri che ci ha fatto sentire l'importante presenza dell'Amministrazione comunale di Lonato.

sabato 30 novembre 2013

Concorsi e laboratori, il 2014 di Noi Musica

Il Teatro Italia di Lonato del Garda, questa sera (30 novembre) spalanca le porte al rock per l'attesa finalissima del  5° Concorso per gruppi emergenti Noi Musica 2013. Sul palco suoneranno dalle 21.00 otto band emergenti (SNAIL'S - QUINTO STADIO - EMISFERO SUD - KOMODO 3000 - LAZY JACKALS - VERTIGINE VERSUS - DESDEMONA – RUNAWAY che nei sabato di novembre sono state protagoniste dei live al Garage53 di Lonato); special guest la rocker AmbraMarie. Un grazie speciale a tutti i giovani in gara e al numeroso staff nonché alla direzione artistica del bassista Stefano Swen Romanini, dei Mexcal, gruppo che presenterà in anteprima il video che accompagna l’uscita del nuovo album “L’ostinata fedeltà dei cani”. Ingresso libero, vi aspettiamo...
Dopo la serata rock, per il 2014, il progetto Noi Musica ripropone le attività e i concorsi avviati dal suo fondatore, il compianto don Luca Nicocelli parroco di Centenaro (Lonato) fino al marzo 2012, con qualche novità e sempre tanta musica!
A dare spazio alla musica emergente, tra programmi in diretta e grandi ospiti, c’è la webradio creata da don Luca Nicocelli, ascoltabile sul sito www.noimusica.org 24 ore su 24. Vi collaborano una ventina di giovani e adulti del Basso Garda, con la direzione artistica di Alessandro Gardenato. Lo staff anima anche serate ed eventi nei locali, feste parrocchiali, eventi estivi in spiaggia... Radio Noi Musica sarà a Lonato l’8 dicembre in occasione del Mercatini natalizi a Lonato, in piazza Martiri della libertà e poi il 19 gennaio prossimo per l’animazione del Palio di Sant’Antonio abate alla 56^ Fiera di Lonato del Garda.

Da segnare in agenda, i vari CONCORSI.
1° FESTIVAL DELLA RISATA. Radio Noi Musica, la radioweb del progetto, lancia il 1° Festival della Risata del lago di Garda e della Provincia di Brescia!  Un concorso per comici, imitatori, mimi e intrattenitori che selezionerà una decina di artisti per la serata finale, la prossima primavera (maggio 2014): un evento all’insegna della sana risata e del buonumore, in un periodo che ha senz’altro bisogno di una vena di ottimismo. Il bando è disponibile sul sito www.noimusica.org con tutte le informazioni. Oltre ai premi, Radio Noi Musica offrirà ai vincitori la possibilità di essere ospitati in diretta e protagonisti in feste e locali del Garda, durante la primavera-estate 2014. . Il tema è libero e le iscrizioni sono aperte fino al 1° marzo 2014.

4° CONCORSO CANORO PER VOCI BIANCHE NOI MUSICA 2014. Sabato 8 febbraio 2014, all’auditorium Giovanni XXIII di piazza Garibaldi si terrà la serata musicale per i più piccoli, dai 6 ai 13 anni, a partire dalle 20.45, con la terza edizione del Concorso canoro per voci bianche e la collaborazione del Lions Club Garda Valtenesi.

6° CONCORSO CANORO PER GIOVANI VOCI NOI MUSICA 2014. In due date, sabato 5 e 12 aprile 2014, si svolgerà il 6° Concorso canoro per giovani voci Noi Musica 2014 (dai 14 ai 25 anni): dopo le audizioni del 5 aprile a Desenzano, la grande finale sarà il 12 aprile 2014 al Teatro Italia di Lonato del Garda sempre in compagnia di un ospite speciale.

3° CONCORSO nazionale di moda musicale VESTI LA MUSICA... IN ABITO DA SERA.
Si svolgerà in due date, la prossima estate in location da definire: 14 e 20 giugno 2014 a Desenzano del Garda. L’idea di Francesca Gardenato e Stefania Sartori lo scorso anno ha coinvolto molti giovani stilisti giunti da tutta Italia. Quest’anno il tema ispiratore, che invita a creare un abito da sera femminile e “musicale” da portare in passerella, è: “Un Amore Italiano” (gli stilisti sceglieranno canzoni d’amore in lingua italiana, che nelle serate saranno eseguite dal vivo dai giovani cantanti del progetto Noi Musica).

E non scordiamo i LABORATORI.
-          È alla seconda edizione il nuovo corso per giovani speaker “Noi Speaker” che continua, ogni lunedì sera, e si chiuderà a gennaio con un superospite. Dopo aver incontrato varie “voci” provenienti da emittenti radiofoniche del territorio e del panorama nazionale (Radio NumberOne, Radio Circuito 29, Radio Vera, Radio Enjoy…) la conclusione del percorso formativo sarà affidata a una speaker di RTL. Dopodiché… tutti in diretta su Noimusica.org!
-          Presso l’oratorio della Parrocchia di San Giuseppe lavoratore in piazza Garibaldi a Desenzano, proseguono anche i nuovi corsi “AnyLab” di canto per tutte le età (mercoledì e giovedì pomeriggio) i laboratori di musica e fiabe da 1 a 3 anni (il sabato pomeriggio) e l’attività ludo creativa “giochiamo con l’arte” per i bambini dai 4 ai 10 anni (sempre il sabato).

Per informazioni: tel. Francesca 338 1702911 | www.noimusica.org


martedì 26 novembre 2013

Una chiacchierata con Giusy Versace

«Ho perso due gambe, ma mi sono ritrovata con testa e cuore più forti». È una donna determinata, con un sorriso luminoso e un’energia positiva Giusy Versace, atleta paralimpica, che dopo un grave incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria il 22 agosto 2005, quando ha rischiato di morire a soli 28 anni, anziché piangersi addosso ha iniziato a «correre incontro alla vita», ad aiutare il prossimo, come volontaria dell’Unitalsi a Lourdes e presidente della Onlus “Disabili No Limits”.
Giusy detiene il record europeo di corsa sui 100 metri, è campionessa italiana dei 100 e 200 piani. Ha anche pubblicato “Con la testa e con il cuore si va ovunque” (Ed. Mondadori), un libro in cui racconta la sua storia e la sua filosofia di vita. E poco tempo fa è stata ospite di un incontro alla Scuola primaria paritaria “A.Merici” di Desenzano,  per il progetto “Rigo Dritt”. «Ho corso – ha raccontato ai bambini – sono caduta molte volte, mi sono sempre rialzata e ce l’ho fatta». 
Senza risparmiare dettagli, ha mostrato le sue gambe finte, ha parlato ai bambini di sofferenza e sacrifici, fede, amore, amicizia e sport.
  

Un sabato sera a bordo dell'Orient Express

Ecco alcune immagini della serata che ho organizzato lo scorso sabato (23 novembre 2013) al Disco-Restaurant ViceVersa di Montichiari (Bs) con la socia Stefania Sartori (Madame Rebecca, autrice delle coreografie), per la stilista Cristina Girelli. Collezione autunno/inverno 2013/2014 "Indian & British". Grazie alle meravigliose modelle che si sono trasformate in signore borghesi e viaggiatrici d'altri tempi, pronte a salire a bordo dell'Orient Express
Squisita cena indiana grazie allo chef Massimo Bompieri. Foto di Diego Giardinetto. 





domenica 24 novembre 2013

Arte e Cultura al servizio del territorio

Ringrazio di cuore l'Associazione culturale CircumnavigArte e la sua Giuria per aver pensato a me nell'assegnare il Premio speciale "Arte e Cultura al servizio del territorio"
Uno...
Dopo oltre cento "piccoli" eventi organizzati, dai concorsi di canto agli incontri culturali alle sfilate di moda, con onore ricevo questo premio, che è ancora più speciale e gradito perché viene da un'associazione desenzanese al servizio della nostra comunità e della sua popolazione, con risonanza nel Basso Garda e oltre. Tanti i soci e gli scrittori e i poeti provenienti da varie località d'Italia, arrivate ieri pomeriggio, sabato 23 novembre, nel Teatro San Michele arcangelo di Rivoltella (praticamente... nel teatro di casa!) per la conclusione del Premio nazionale "Sirmione Lugana".

Due...

DESENZANO. La cerimonia di consegna

Una pioggia di premi
al «Sirmione Lugana»

mercoledì 27 novembre 2013 PROVINCIA, pagina 20 (dal quotidiano BRESCIAOGGI)
Affollata cerimonia di consegna dei riconoscimenti del premio letterario «Sirmione Lugana», promosso dall´associazione culturale Circumnavigarte di Desenzano, nei giorni scorsi nel teatro San Michele di Rivoltella. I premi sono andati a Franco Ponseggi di Bagnacavallo, che ha vinto la sezione Grotte di Catullo in dialetto, mentre Giacomo Soldà di Mestre si è aggiudicato il primo posto della Rocca Scaligera per la poesia in italiano «Morte di un barbone». Il premio di narrativa Graffiti Comuni è andato al romanzo «La nuvola di Giada» della veronese Giovanna Mangiaracìna. Per la sezione Racconti di Vino, primo classificato Enzo Gremelli di Pisa con «Bicchieri pieni di parole». La giovane poetessa Gaia Devoto di soli 9 anni si è aggiudicata il premio Clara Bombaci Vivaldi per giovani talenti. Il riconoscimento Arte e cultura 480° è stato assegnato alla scrittrice sarda Giovanna Mulas. Altri riconoscimenti all´imprenditrice Laura Marsadri, all´assessore alla Cultura di Manerba Andrea Nonfarmale e alla giornalista Francesca Gardenato. S.MA. 
E tre...






venerdì 22 novembre 2013

The Orient Express. Serata di moda con menù Indian-British al ViceVersa

THE ORIENT EXPRESS
Domani, serata a tema con elegante cena indiana
dalle 20, al ViceVersa di Montichiari (Bs)

Una serata Indian&British, a bordo dell’Orient Express. Promette un “viaggio” da Londra all’India, dai binari del “British style” ai piatti speziati e il tradizionale pane Chapati dell’India, le stoffe e i profumi d’Oriente, la musica e la moda. Domani sera, vi aspettiamo al ViceVersa di Montichiari (ex Corte dei Giganti).
Sabato 23 novembre dalle ore 20, il ristorante-discoteca di fronte all’aeroporto di Montichiari propone una elegante cena al tavolo (solo su prenotazione): una fusione di sapori e suggestioni, seguita dalla sfilata di moda di Cristina Girelli, stilista di Castel Goffredo  (Mantova) che presenterà al pubblico la nuova collezione Indian&British. Coreografie di Stefania Sartori; presenta Francesca Gardenato. 

Per la cena è obbligatoria la prenotazione allo 030 9657078 o allo 338.6868821 (menù completo: 30 euro). “The Orient Express” vi aspetta al ViceVersa di Montichiari (Brescia), con ampio parcheggio di fronte all’aeroporto.



Comunicazione e organizzazione evento: