Iniziare
a ballare per gioco e ritrovarsi campioni nazionali di danza sportiva. Con il
piacere di condividere in pista valori come il rispetto, la fiducia e
l’ascolto, alla base di un solido rapporto di coppia.
Valter Rossi e Mara Lorenzon,
sposi desenzanesi da più di quarant’anni hanno riscoperto la loro unione attraverso
il ballo. Genitori di tre figli (Micaela, Mattia e Miryam), lui direttore
amministrativo e del personale per una multinazionale olandese nel campo della
finanza, lei mamma per scelta. Quella che sembrava un’esperienza nata per caso,
una lezione a settimana per distrarsi dai problemi quotidiani, si è ben presto
trasformata in un’avventura divertente e competitiva che ha fruttato alla
coppia un medagliere ben fornito, con un’intera parete di casa ricoperta di
attestati.
L’ultima soddisfazione è recente: quest’estate Mara e Valter hanno
conquistato ben quattro medaglie d’oro ai (danze internazionali, ballo da sala e liscio unificato, danze
regionali), svoltisi lo scorso luglio a Rimini, dove si sono radunati circa
25mila atleti. La loro categoria è quella dei 61/64 anni, poiché fa fede l’età
del cavaliere.
«Abbiamo
cominciato a danzare nel 2005 e dal 2008 ci siamo iscritti alle prime
competizioni», ricorda Mara. Non sono ballerini professionisti ma l’impegno e
la classe che mettono in questa disciplina li ha contraddistinti e spinti a
mettersi in gioco più seriamente. «Per noi è solo un hobby, ma la competizione è
stimolante e ci porta a cercare continuamente di perfezionarci, per migliorare
la tecnica e i risultati», aggiunge Valter, il più competitivo del duo, che già
punta alle piste internazionali.
«All’inizio la mia missione era accompagnare
mio marito a ballare – rivela Mara – perché lo aiutava a liberare la mente dai problemi
del lavoro, poi col tempo il ballo ha conquistato entrambi. È un gioco di
coppia e ci fa stare bene! Ballare ci dà il piacere di fare qualcosa per noi,
insieme, e con il sostegno dei nostri ragazzi».
Prima
di avere i figli, i due condividevano le uscite sul lago in windsurf. Poi sono
stati attivamente impegnati in parrocchia come coppia-guida nei corsi di
preparazione al matrimonio della loro parrocchia, il Duomo di Desenzano, dove
ancora oggi Valter è vicepresidente nel consiglio pastorale. D’altronde la loro
è un’unione sbocciata all’ombra del campanile, quando lui suonava la chitarra
in chiesa e lei cantava nel coro parrocchiale. La musica è sempre stata una
passione condivisa, quindi sembrava quasi naturale, cresciuti i figli, provare a
prendere qualche lezione di ballo per muoversi meglio in pista. E l’esperimento
è così ben riuscito che dal 2010 i coniugi Rossi vincono campionati nazionali
portando sulle piste e nei palazzetti d’Italia il nome della città di Desenzano.
La trasferta a Rimini, per l’ultima competizione, è stata per la coppia una
bella maratona. La gara è durata più di sei ore, sino alle finali (per sei
coppie) in tarda serata davanti a una giuria internazionale. Le musiche
estratte a sorpresa e loro, impeccabilmente vestiti con i costumi di scena: Valter
col frac e Mara elegantissima nel suo abito da sera rosso e bianco. Nelle classi base, dice lei, gli abiti sono più semplici, ma più si sale e più si
curano i dettagli, dai gioielli all’acconciatura al trucco.
Per allenarsi in vista di una gara, i due affrontano allenamenti e studio con gli insegnanti e in gruppo; durante l’anno continuano a seguire corsi di perfezionamento presso la scuola “My Way Danze” di Piubega (in provincia di Mantova) e, sotto gara, affrontano 4 o 5 sessioni alla settimana. Insomma un impegno non da poco, insostenibile senza la forte spinta della passione.
Per allenarsi in vista di una gara, i due affrontano allenamenti e studio con gli insegnanti e in gruppo; durante l’anno continuano a seguire corsi di perfezionamento presso la scuola “My Way Danze” di Piubega (in provincia di Mantova) e, sotto gara, affrontano 4 o 5 sessioni alla settimana. Insomma un impegno non da poco, insostenibile senza la forte spinta della passione.

La cosa curiosa, incalza Valter, «è che la
Federazione italiana danza sportiva (Fids), che regolamenta le competizioni e
gare agonistiche per amatori e professionisti, ha più iscritti della Federazione
italiana gioco calcio!». Le categorie della danza sportiva sono come nel calcio
– A, B e C – con i vari livelli. I Rossi sono campioni italiani nella classe A2 di balli da sala, liscio unificato e combinata nazionale e B2 di danze standard (internazionali). Anche la Fids è
riconosciuta dal Coni e da tempo si parla di inserire la danza sportiva tra le discipline
olimpiche.
Al
di là di ogni competizione, però, «ballare è divertente, fa bene alla salute
come la ginnastica, aiuta a stare in forma, a scaricare lo stress e non
richiede un grande dispendio di denaro», sottolinea Mara Lorenzon. E se oltre
alla salute ne beneficia anche il rapporto di coppia, quando i partner sono
compagni di vita, meglio ancora.
«Nel nostro essere dama e cavaliere – conclude
Mara – abbiamo imparato che c’è un equilibrio da rispettare. Essere in due è un
punto di forza e nel contempo una criticità. La complementarietà è la parte più
delicata, come nella vita a due. Il ballo chiama in pista una serie di valori:
ci vogliono complicità, rispetto, fiducia, costanza, coordinazione. La dama sa
che è il cavaliere a condurla e si fida di lui; il cavaliere rispetta la sua
donna e la guida in modo chiaro. L’intesa è tutto!». (DS Photo)
Francesca Gardenato
(Articolo pubblicato sul settimanale Verona Fedele del 24 agosto 2014)
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