Benvenuti nel regno della parola

Progetti, comunicazione ed eventi, articoli e curiosità

Dalle rive del lago di Garda... tutto ciò che amo fare, per lavoro e per passione!

"Le parole sono innocenti.
Siamo noi che, usandole senza fantasia, le rendiamo odiose". (Umberto Eco)

© È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo sia effettuata, dei contenuti e delle immagini presenti in questo blog, se non autorizzata. Sono ben accetti pareri, consigli e segnalazioni utili.

venerdì 4 novembre 2011

Scrivere tra due mondi

Scrivere è passione. Leggere è curiosità.
Il viaggio delle parole, tra due mondi: carta e web.

Oggi mi va di condividere un pensiero dell’autrice Luisa Carrada, tratto dal suo “Il mestiere di scrivere”: “La civiltà dell’immagine e della multimedialità è sempre più la civiltà della scrittura”. 
Scrivere non è un vezzo degli antichi, ma un privilegio che ancora ci unisce e che muove la società e il mondo.
Saranno più stropicciate le parole, tra sms, email e pensieri twittati, confezionati in fretta e furia con l'esigenza di sintetizzare e battere il tempo, ma di fatto le parole viaggiano, si scompongono e si ricompongono con maggiore velocità, a distanze enormi. C'è sempre voglia di scrivere.

Oggi le parole si rincorrono, ci guardano. 
Le pagine fitte si svuotano e si riempiono di colori, immagini, suoni e video. Eppure, creatività e produttività passano sempre attraverso il testo. Tutti comunicano, creando testo, non solo i poeti o gli scrittori del passato: dai medici agli avvocati, dagli ingegneri agli artigiani, impiegati pubblici o privati, studenti e pensionati. 


La lettera mi è sempre sembrata qualcosa di immortale. Per il suo essere anima, senza l’amicizia del corpo”, scriveva Emily Dikinson.

Riprendo questo mio pensiero da un editoriale di circa un anno fa, redatto per un mensile che ho diretto con passione, come una mia ‘creatura’ in giro per il lago, fino all’inizio di questo 2011. Tra parentesi: tante cose sono cambiate, in questi dieci mesi… ma non è questo il tema, né la sede per ricordare.

Torniamo alla scrittura e al piacere delle lettere, quelle fatte di carta e di acute sensazioni, quelle che si tenevano a lungo in mano per cullarle avvolti in un’aurea di curiosità. Deriva da loro parte della mia passione per la scrittura. 
Un tempo erano missive cartacee tra amici d’infanzia, o di penna; oggi sono le comode e rapide e-mail, capaci di arrivare in tempo reale e avvicinare angoli assai lontani. O sono i pensieri postati su questo blog.


La scrittura, secondo me? 
Un misto di curiosità e desiderio di raccontare il mondo con le parole, come se gli occhi non bastassero mai o se, alleati della penna, volessero congelare il ricordo, immortalare la persona incontrata. 
Le percezioni, così diverse per fonte e forma, si amalgamano in un testo, in quell'unicum. E la scrittura si fa desiderio, sogno, passione, strumento e, per fortuna pure, lavoro. 
Per i giornalisti, in particolare, dovrebbe essere il bisogno di “donare” i fatti al pubblico, mettendone in luce la verità, con etica e onestà. Non sempre è davvero così...

La rete, in tutte le sue molteplici forme, è un salvagente della comunicazione, cui tutti ci aggrappiamo per “conversare”, sia a livello privato che professionale.
Ma la carta, quella che si strofina con i polpastrelli, si annusa, si strappa o si conserva, è veicolo di emozioni, un mezzo ancora attuale che aiuta a riflettere e a capire. 
Ecco allora la differenza. Grandi progetti, accordi e discorsi importanti passano ancora dalla carta. 
Il Comune protocolla qualunque atto, noi conserviamo cartoline e stampiamo bollette per tenerle negli archivi casalinghi. Forse ci serve per ragionare, forse per ricordare meglio. Quel senso di "materiale", chissà perché, ci tiene ancorati a lei. Anche se noi lavoriamo in rete, continuiamo a scrivere su quaderni, agende e block-notes.
Ma è la parola la vera regina, che unisce questi due mondi.

2 commenti:

  1. Mi permetto di postare una frase che inventai anni fa per descrivere che cos'è per me lo scrivere (nel mio caso canzoni, ma vale anche per prosa, poesie o quello che volete). Leggendo il testo mi è venuta in mente subito questa mia frase perchè credo appartenga all'essenza dello scrivere e quindi possa essere applicata a entrambi i mondi di cui si parla in questo post.
    "Scrivere è come il sangue. Deve partire e arrivare al cuore"
    Un caro saluto,
    Andrea Bertorelli

    RispondiElimina
  2. Andrea, che piacere!! Grazie e... che dire, condivido il pensiero, che se viene da te è certamente molto credibile e di valore!

    Bentornato :-) Come stai?
    Quando hai voglia, e tempo, ti chiamo così commentiamo insieme la tua canzone "Anima" del concorso Noi Musica di settembre 2011, la facciamo ascoltare e mandiamo in onda la registrazione o la diretta dell'intervista insieme al brano, su radio Noi Musica, via web
    Grazie, a prestissimo Andrea!
    F

    RispondiElimina