Torna tra
le vie e le piazze di Sirmione
la macchinina rossa, inconfondibile simbolo della “corsa più bella
del mondo”, un concentrato di storia, creatività e cultura bresciana e
italiana.

In
prossimità dell’appuntamento di maggio,
il Comune di Sirmione avvia un ciclo di iniziative per celebrare
questo grande evento.
Domani, sabato 9 aprile alle 17.30 sarà
inaugurata la tradizionale mostra dal titolo “La Corsa nel
tempo, 1000MIGLIA 27/38”: un suggestivo racconto per immagini del
periodo fascista, dal 1927 al 1938, presso Palazzo
Callas Exhibitions, dove i visitatori potranno gustarsi tutta la bellezza
dei ricordi sentendosi come a casa
propria…
DAL VIAGGIO
Erano le 8 del
mattino, quel 26 marzo 1927, quando con la partenza dell’Isotta Fraschini di
Aymo Maggi e Bindo Maserati prendeva vita la
leggendaria Freccia Rossa che avrebbe
accompagnato gli italiani dell’anteguerra. A trionfare in quella prima
edizione della Mille Miglia furono sono Nando Minoja e Giuseppe Morandi, piloti
della fabbrica di casa, la O.M. Officine
Meccaniche.
Ai tempi non c’erano
mezzi di comunicazione che raccontassero l’evento in tempo reale, la
televisione non era ancora stata inventata e la radio era solo agli inizi: fu
il passaparola a svegliare i bresciani e funzionò benissimo, tanto che il
pubblico radunato lungo le strade era numerosissimo, sebbene nessuno
immaginasse che la lunga cavalcata Brescia-Roma andata e ritorno, quasi 1.700 km d’Italia, sarebbe potuta
durare così poco. Venti ore e una media
di 77 km/orari per i primi arrivati.
Le strade degli anni ‘20 non erano asfaltate e gran parte delle carreggiate ancora sterrate. I concorrenti della Prima Coppa Mille Miglia partirono con i bagagli, convinti di stare in viaggio almeno due giorni. I giornali di allora titolavano che “una nuova era” si era aperta, l’automobile era passata per le strade di mezza Italia come “un dominatore di tempo e di spazio”.
Le strade degli anni ‘20 non erano asfaltate e gran parte delle carreggiate ancora sterrate. I concorrenti della Prima Coppa Mille Miglia partirono con i bagagli, convinti di stare in viaggio almeno due giorni. I giornali di allora titolavano che “una nuova era” si era aperta, l’automobile era passata per le strade di mezza Italia come “un dominatore di tempo e di spazio”.
Ecco, la Mille
Miglia era già il simbolo di libertà,
innovazione e di un futuro di speranza. Emblema di un’Italia che poteva
ambire a muoversi velocemente a bordo di auto sicure, di famiglie che si
radunavano di fronte a quel passaggio straordinario, mezzi meccanici potenti e
capaci di far sgranare gli occhi ai grandi quanto ai piccoli. I figli sulle
spalle dei padri, le fidanzate abbracciate ai futuri mariti. E i piloti, dei supereroi.
ALLA
MOSTRA
Si
inaugura questo sabato 9 aprile alle
17.30, in piazza Carducci, il primo di una serie di eventi con cui Sirmione
celebra l’eccellenza italiana e mondiale della Mille Miglia. Alla presenza di numerose autorità, sarà tagliato il
nastro della tradizionale mostra dedicata alla Freccia Rossa e quest’anno intitolata “La Corsa nel tempo,
1000MIGLIA 27/38”: un suggestivo racconto per immagini di un’epoca
straordinaria e pionieristica, dal 1927 al 1938, presso Palazzo Callas
Exhibitions. L’evento ha il patrocinio di 1000Miglia,
Consorzio Lago di Garda Lombardia e Provincia di Brescia, e si avvale della
collaborazione di vari sponsor per il particolare allestimento studiato.

A
completamento di questa straordinaria cornice, in piazza Carducci, saranno
esposte alcune prestigiose auto d’epoca:
un’Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1933, una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934,
una Lancia Augusta Bertone cabriolet del 1934 e una Rally NCP Salmson del 1935.
Il Museo
Nicolis di Villafranca (Vr), noto per le numerose collezioni private di
auto, moto, mezzi e strumenti d’epoca, offrirà una sorpresa per gli ospiti.
Dopo
l’inaugurazione di sabato 9 aprile, l’apertura proseguirà fino al 3 luglio 2016 tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10.30
alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19 (venerdì e sabato fino alle 22), sempre a ingresso libero.
Le immagini storiche sono gentilmente concesse
dalla Fondazione Negri Onlus.
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