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sabato 22 ottobre 2011

Pescatori del Garda bresciano: immagini e racconti

Giovedì 27 ottobre ore 18.30: Bruno Festa, giornalista e studioso del lago di Garda presenta a Desenzano il suo libro “Pescatori del Garda bresciano”. Modera l’incontro: Francesca Gardenato, intervengono alcuni pescatori bresciani. 
Incontro proposto dal Progetto Noi Musica, all'interno della rassegna culturale a cura dell'Assessorato alla Cultura e della Biblioteca civica.


Nel 2001 erano 51, quest’anno sono 48 i pescatori del Garda bresciano (fonte dati: Ufficio Pesca Provincia di Brescia) e solo cinque di loro hanno meno di 40 anni.
Vogliamo fare un rapido confronto? Nel 1887 gli uomini impegnati nella pesca sul lago lombardo erano 381 e disponevano di 518 barche.  Eppure, il calo si era già manifestato in quel secolo, quando le risorse erano calate di circa 300 unità in soli dieci anni. Il fenomeno poi si è acuito nei secoli successivi, fino a oggi.

Questi dati storici e anche attuali compaiono tra le pagine, rigorosamente in bianco e nero, del nuovo libro fotografico firmato da Bruno Festa, giornalista, scrittore e studioso dell’alto lago bresciano.
Giovedì 27 ottobre nella sede della Biblioteca civica desenzanese, alle 18.30 in Villa Brunati a Rivoltella, presentiamo il volume “Pescatori del Garda bresciano” (2011), scritto da Bruno Festa. La pubblicazione è sostenuta dall’Associazione storico archeologica della Riviera del Garda di Salò e dall’Associazione culturale “Tanto per Cambiare” di Gargnano, con il contributo della Provincia di Brescia (Assessorato alle Associazioni e al Volontariato).
È un libro della memoria, un approfondimento sull’argomento della pesca lacustre dalla fine dell'Ottocento agli inizi degli anni Duemila. Sono 144 pagine e circa 200 fotografie in bianco e nero, raccolte bussando alle porte di pescatori vecchi e nuovi, sfogliando gli album dei ricordi e aprendo i cassetti dell'esperienza di tante famiglie della riviera. 
Le immagini coprono il periodo tra il 1890 e il 2010, riproducendo luoghi e personaggi legati al mondo della pesca nei paesi tra Limone e Sirmione.
Le pagine introduttive contengono richiami alla parlata dialettale bresciana, con riferimento particolare ai mezzi, alle tecniche e al contesto lavorativo: reti, pesci, barche, venti, oltre ad alcune pagine che forniscono cenni storici relativi alla pesca e alle località sulla sponda bresciana del lago, alla “regolamentazione” dell’attività nonché al numero dei professionisti del mestiere che, come dicevamo, secondo il più recente “censimento” provinciale risultano 48, di cui un terzo (18) ha già compiuto i 61 anni. 

Questo libro persegue due obiettivi, spiega l’autore. «Il primo consiste nell’illustrare, attraverso le immagini, momenti e testimonianze di vita di chi ha esercitato la pesca sul Garda bresciano nel Novecento... Il secondo obiettivo prende in considerazione alcuni specifici aspetti del territorio benacense, mostrando come questi si presentavano e sono mutati nel secolo scorso».
Un paesaggio che è andato trasformandosi con il passare dei decenni, continua Festa, «al pari della vita e della fatica di chi ha sempre lavorato solcando le acque del Garda, ponendo e ritirando ogni giorno le reti, distribuendo il proprio sudore tra àole, tinche, pesce persico e trote».
Ci sono anche citazioni ed estratti sulla qualità e quantità delle specie ittiche, passaggi che derivano dai testi storico-letterari di noti autori gardesani come Bongianni Grattarolo e di Giuseppe Solitro. 
Le immagini raccontano, la cronaca è rispettosa delle emozioni.
«Lo spazio – conclude Bruno Festa nella sua introduzione al libro – è stato lasciato al sentimento e al cuore mentre l’occhio si è limitato ad osservare quei frammenti di sponda gardesana che, un tempo, costituivano il sospirato approdo di coloro che, sull’acqua e dall’acqua, ricavavano un pane troppo spesso amaro».

Dopo l'incontro con Bruno Festa in Villa Brunati, il 27 ottobre 2011, l'aperitivo-degustazione sarà offerto dall'azienda agricola Sgreva di Sirmione e dal Consorzio Grana Padano. Si ringraziano Comune e Biblioteca civica di Desenzano per il supporto tecnico e l'ospitalità. L'ingresso è libero.

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