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lunedì 2 novembre 2015

Mattoncini Lego, una passione ad ogni età

Con un pochino di ritardo, pubblico questo post sul successo della manifestazione a tema “Lego”, che ha chiamato oltre 12mila visitatori tra le mura del castello di Desenzano.


Migliaia di colorati mattoncini per tornare tutti felicemente bambini. Un gioco senza tempo, capace di riunire centinaia di famiglie e strappare sorrisi a generazioni diverse, nello scorso fine settimana (24-25 ottobre) a Desenzano. 
Sulle rive del lago di Garda bresciano, circa 12mila persone (se non di più!) hanno risposto all’invito di “Mattoncini in castello”, manifestazione a ingresso gratuito e dedicata alle costruzioni più famose al mondo, ideate da tale Ole Kirk Christiansen, un falegname danese avvezzo a costruire case e arredi. 
Chi l’avrebbe mai detto che i suoi mattoncini sarebbero diventati col tempo tanto popolari? Il nome è frutto dell’unione di due termini danesi, “leg godt”, che in italiano significa “gioca bene”. E c’è davvero da pensare che tanti architetti e ingegneri dei tempi moderni abbiano mosso i primi passi sui classici tappeti verdi, basamenti di creazioni fantasiose e stimolanti.

Risalgono al 1934 le prime costruzioni in plastica, ma la maggiore espansione del gioco si è avuta nel secondo dopoguerra. 
Il successo dell’azienda familiare è scattato dagli anni ’60/’70,  fino a consolidarsi negli anni Duemila, tanto che sono sorti veri e propri parchi tematici (il primo a Billund in Danimarca, cittadina d’origine del fondatore). Alcuni artisti hanno addirittura usato i mattoncini per le proprie creazioni, producendo statue, mosaici e macchine complesse. Dei pezzi sono esposti persino alla collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. 
Un mondo di eventi e collezionismo si è scatenato intorno: si sono aperti “lego store” ossia negozi dedicati, composte colonne sonore, prodotti videogiochi e persino due film ispirati ai giochi del marchio danese, ancora oggi richiestissimo dai più piccoli. Tanto che, mentre a Desenzano migliaia di fan delle Lego attendevano in coda di vedere i mattoncini in bella mostra, la regina dei giochi ha dichiarato che per un errore di calcolo della produzione non riuscirà a soddisfare tutte le richieste di regali di Natale.
I pezzi di plastica, prodotti con dimensioni di tolleranza infinitesimale e fatti per essere incastrati al millimetro, assemblati si trasformano in creazioni straordinarie, in grado di vincere persino la sfida dei più moderni videogiochi. 
Nella cittadella Lego” allestita nel castello di Desenzano si è confermato il fascino di questo gioco letteralmente costruttivo. Bambini entusiasti, «mai viste tante costruzioni tutte insieme!», e genitori soddisfatti per il valore dell’iniziativa.
Numerosi collezionisti ed espositori di varie parti d’Italia si sono dati appuntamento nelle sale del castello per esibire le loro rarità. Infatti, l’evento organizzato dal Comune di Desenzano, in collaborazione con l’Associazione Desenzano Sviluppo Turistico e Cremona Bricks (ideatori della due-giorni), ha presentato al pubblico plastici di piccole e grandi dimensioni, un banco di scambio e vendita di pezzi e uno spazio gioco – allestito in una tensostruttura a forma di cupola nel cortile del castello – in cui i bambini hanno potuto sbizzarrirsi nel costruire navicelle spaziali, missili e altre mirabolanti creazioni e partecipare con le loro opere a un concorso ideato da Cremona Bricks.
Migliaia i mattoncini assemblati nei diorami in mostra, ispirati ai più diversi temi: i vascelli dei pirati, un grande stadio rock, le piramidi egiziane, Star Wars, città e trenini vintage con pezzi originali anni ’60 e ’70 e, fulcro dell’evento, un megadiorama di 2,2 x 6,6 metri medievale, ambientato in una rocca del XIII secolo con tanto di torri, mura merlate e draghi. Decine di migliaia gli oggetti da collezione tra omini, macchinine, animali, astronavi, imbarcazioni, vegetazione e accessori vari, qualche rarità e le novità dell’ultimo momento. Una vera goduria per gli appassionati!
«Ci ho sempre giocato e non ho mai smesso – racconta Ugo Carminati, avvocato di professione e fondatore dell’associazione Cremona Bricks –. Quando ho iniziato a lavorare e a poter investire nella mia collezione Lego, ho iniziato ad arricchirla seriamente. Superata la fase in cui le costruzioni erano un passatempo, mi sono dedicato a promuovere gli eventi, condividendo la mia passione con amici e soci. E questo è il risultato!».
Grande soddisfazione da parte del Comune, espressa dall’assessore alla Cultura Antonella Soccini: «Successo inaspettato. Ringraziamo l’Associazione Desenzano Sviluppo Turistico, gli albergatori e Cremona Bricks per l’ottima collaborazione. Ci fa piacere che molti cittadini abbiano potuto riscoprire un castello accogliente e “a misura di famiglia” e che questa manifestazione abbia contribuito a valorizzare la nostra città».
Chissà, magari si può cominciare a vedere nei fatti un inizio di quella tanto agognata “destagionalizzazione”, che si traduce in più gente a Desenzano, non solo durante l'estate.

[Qui, alcune immagini del mio reportage fotografico per l'Ufficio Comunicazione del Comune di Desenzano del Garda]

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