Con
un pochino di ritardo, pubblico questo post sul successo della manifestazione a
tema “Lego”, che ha chiamato oltre 12mila visitatori tra le mura del castello di
Desenzano.
Migliaia di colorati mattoncini per tornare tutti felicemente bambini. Un gioco senza tempo, capace di riunire centinaia di famiglie e strappare sorrisi a generazioni diverse, nello scorso fine settimana (24-25 ottobre) a Desenzano.
Sulle rive del lago di Garda bresciano, circa 12mila persone (se non di più!) hanno
risposto all’invito di “Mattoncini
in castello”, manifestazione a ingresso gratuito e dedicata alle costruzioni
più famose al mondo, ideate da tale Ole Kirk Christiansen, un
falegname danese avvezzo a costruire case e arredi.

Il successo dell’azienda
familiare è scattato dagli anni ’60/’70, fino a consolidarsi negli anni Duemila, tanto
che sono sorti veri e propri parchi tematici (il primo a Billund in Danimarca, cittadina
d’origine del fondatore). Alcuni artisti hanno addirittura usato i mattoncini
per le proprie creazioni, producendo statue, mosaici e macchine complesse. Dei
pezzi sono esposti persino alla collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.
I pezzi di plastica, prodotti con dimensioni di
tolleranza infinitesimale e fatti per essere incastrati al millimetro, assemblati
si trasformano in creazioni straordinarie, in grado di vincere persino la sfida
dei più moderni videogiochi.
Nella “cittadella
Lego” allestita nel castello di Desenzano si è confermato il fascino di
questo gioco letteralmente costruttivo. Bambini entusiasti, «mai viste tante
costruzioni tutte insieme!», e genitori soddisfatti per il valore
dell’iniziativa.
Migliaia
i mattoncini assemblati nei diorami in mostra, ispirati ai più
diversi temi: i vascelli dei pirati, un grande stadio rock, le piramidi
egiziane, Star Wars, città e trenini vintage con pezzi originali anni ’60 e ’70
e, fulcro dell’evento, un megadiorama di 2,2 x 6,6 metri medievale, ambientato
in una rocca del XIII secolo con
tanto di torri, mura merlate e draghi. Decine di migliaia gli oggetti da
collezione tra omini, macchinine, animali, astronavi, imbarcazioni, vegetazione
e accessori vari, qualche rarità e le novità dell’ultimo momento. Una vera
goduria per gli appassionati!
Chissà, magari si può cominciare
a vedere nei fatti un inizio di quella tanto agognata “destagionalizzazione”,
che si traduce in più gente a Desenzano, non solo durante l'estate.
[Qui, alcune immagini del mio reportage fotografico per l'Ufficio Comunicazione del Comune di Desenzano del Garda]
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