Con
un pochino di ritardo, pubblico questo post sul successo della manifestazione a
tema “Lego”, che ha chiamato oltre 12mila visitatori tra le mura del castello di
Desenzano.
Migliaia di colorati mattoncini per tornare tutti felicemente bambini. Un gioco senza tempo, capace di riunire centinaia di famiglie e strappare sorrisi a generazioni diverse, nello scorso fine settimana (24-25 ottobre) a Desenzano.
Sulle rive del lago di Garda bresciano, circa 12mila persone (se non di più!) hanno
risposto all’invito di “Mattoncini
in castello”, manifestazione a ingresso gratuito e dedicata alle costruzioni
più famose al mondo, ideate da tale Ole Kirk Christiansen, un
falegname danese avvezzo a costruire case e arredi.
Chi l’avrebbe mai detto che
i suoi mattoncini sarebbero diventati col tempo tanto popolari? Il nome è
frutto dell’unione di due termini danesi, “leg
godt”, che in italiano significa “gioca
bene”. E c’è davvero da pensare che tanti architetti e ingegneri dei tempi
moderni abbiano mosso i primi passi sui classici tappeti verdi, basamenti di creazioni
fantasiose e stimolanti.
Risalgono al 1934 le prime costruzioni in plastica, ma la maggiore
espansione del gioco si è avuta nel secondo dopoguerra.
Il successo dell’azienda
familiare è scattato dagli anni ’60/’70, fino a consolidarsi negli anni Duemila, tanto
che sono sorti veri e propri parchi tematici (il primo a Billund in Danimarca, cittadina
d’origine del fondatore). Alcuni artisti hanno addirittura usato i mattoncini
per le proprie creazioni, producendo statue, mosaici e macchine complesse. Dei
pezzi sono esposti persino alla collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.
Un mondo di eventi e collezionismo si è scatenato intorno: si sono aperti “lego
store” ossia negozi dedicati, composte colonne sonore, prodotti videogiochi e
persino due film ispirati ai giochi del marchio danese, ancora oggi
richiestissimo dai più piccoli. Tanto che, mentre a Desenzano migliaia di fan
delle Lego attendevano in coda di vedere i mattoncini in bella mostra, la regina
dei giochi ha dichiarato che per un errore di calcolo della produzione non
riuscirà a soddisfare tutte le richieste di regali di Natale.
I pezzi di plastica, prodotti con dimensioni di
tolleranza infinitesimale e fatti per essere incastrati al millimetro, assemblati
si trasformano in creazioni straordinarie, in grado di vincere persino la sfida
dei più moderni videogiochi.
Nella “cittadella
Lego” allestita nel castello di Desenzano si è confermato il fascino di
questo gioco letteralmente costruttivo. Bambini entusiasti, «mai viste tante
costruzioni tutte insieme!», e genitori soddisfatti per il valore
dell’iniziativa.
Numerosi
collezionisti ed espositori di varie parti d’Italia si
sono dati appuntamento nelle sale del castello per esibire le loro rarità.
Infatti, l’evento organizzato dal Comune
di Desenzano, in collaborazione con l’Associazione
Desenzano Sviluppo Turistico e Cremona Bricks (ideatori della
due-giorni), ha presentato al pubblico plastici di piccole e grandi dimensioni,
un banco di scambio e vendita di pezzi e uno spazio gioco – allestito in una
tensostruttura a forma di cupola nel cortile del castello – in cui i bambini hanno
potuto sbizzarrirsi nel costruire navicelle spaziali, missili e altre
mirabolanti creazioni e partecipare con le loro opere a un concorso ideato da
Cremona Bricks.
Migliaia
i mattoncini assemblati nei diorami in mostra, ispirati ai più
diversi temi: i vascelli dei pirati, un grande stadio rock, le piramidi
egiziane, Star Wars, città e trenini vintage con pezzi originali anni ’60 e ’70
e, fulcro dell’evento, un megadiorama di 2,2 x 6,6 metri medievale, ambientato
in una rocca del XIII secolo con
tanto di torri, mura merlate e draghi. Decine di migliaia gli oggetti da
collezione tra omini, macchinine, animali, astronavi, imbarcazioni, vegetazione
e accessori vari, qualche rarità e le novità dell’ultimo momento. Una vera
goduria per gli appassionati!
«Ci ho sempre giocato e non ho mai smesso –
racconta Ugo Carminati, avvocato di
professione e fondatore dell’associazione Cremona Bricks –. Quando ho iniziato
a lavorare e a poter investire nella mia collezione Lego, ho iniziato ad
arricchirla seriamente. Superata la fase in cui le costruzioni erano un
passatempo, mi sono dedicato a promuovere gli eventi, condividendo la mia passione
con amici e soci. E questo è il risultato!».
Grande soddisfazione da parte
del Comune, espressa dall’assessore alla Cultura Antonella Soccini: «Successo
inaspettato. Ringraziamo l’Associazione Desenzano Sviluppo Turistico, gli
albergatori e Cremona Bricks per l’ottima collaborazione. Ci fa piacere che molti
cittadini abbiano potuto riscoprire un castello accogliente e “a misura di
famiglia” e che questa manifestazione abbia contribuito a valorizzare la nostra
città».
Chissà, magari si può cominciare
a vedere nei fatti un inizio di quella tanto agognata “destagionalizzazione”,
che si traduce in più gente a Desenzano, non solo durante l'estate.
[Qui, alcune immagini del mio reportage fotografico per l'Ufficio Comunicazione del Comune di Desenzano del Garda]
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