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Dalle rive del lago di Garda... tutto ciò che amo fare, per lavoro e per passione!
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"Le parole sono innocenti.Siamo noi che, usandole senza fantasia, le rendiamo odiose". (Umberto Eco)© È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo sia effettuata, dei contenuti e delle immagini presenti in questo blog, se non autorizzata. Sono ben accetti pareri, consigli e segnalazioni utili.
martedì 25 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
Dai fornelli alla tv alla cultura: lo chef Carlo Cracco
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Prima pagina di "Cultura&Spettacolo" sul Giornale di Brescia di ieri, 16 dicembre 2012 |
Ha presentato il suo ultimo libro, 252 pagine e sessanta ricette, edite da
Rizzoli: “Se vuoi fare il figo usa lo scalogno”.
L'intervista, fatta nei giorni precedenti l'evento, grazie all'aiuto della moglie Rosa e dell'amico Giovanni Boscaini, è stata una delle più belle! Mi ha veramente stupita!!
Persona piacevole, elegante e molto disponibile Carlo Cracco è un personaggio televisivo con i piedi per terra, cordiale, affascinante e pure simpatico.
Senza dubbio... promosso a pieni voti: 8+!
La passione per la
cucina, o meglio per il cibo, è nata nell’infanzia di Carlo Cracco, anche se poi le prime esperienze a
scuola non premiarono il giovane studente. All’Istituto Alberghiero portò a casa un bel
quattro in Cucina e i suoi insegnanti consigliarono ai genitori di mandarlo a
lavorare per fare pratica. La cosa funzionò. Del resto, «s’impara cucinando». Oggi
è lui a dirlo: «Non conta essere bravi all’inizio, ma nel tempo. È la costanza
che dà la misura delle capacità e della bravura di un cuoco». E lui è proprio uno chef di classe!
Sobrietà, sostenibilità e classe: questa è la cucina per Cracco, la sua arte.
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venerdì 14 dicembre 2012
Incontro di questa sera rinviato per neve
AVVISO AI NAVIGANTI!
Purtroppo, a causa della neve e delle strade poco agibili, l’incontro di questa sera in Municipio a Lonato del Garda è stato
rinviato, d'accordo con i Servizi sociali del Comune, a data da
definirsi... probabilmente il 23/01 (da confermare) sempre in Sala del
Celesti. Speriamo che la neve non crei ulteriori disagi.
Nel frattempo rimangono confermate le due presentazioni di
Desenzano e Mantova:
- venerdì
11 gennaio presso la Libreria “Castelli Podavini”,
in via Roma 20 a Desenzano del Garda, alle ore 21 per uno speciale “Dopocena
in libreria”.
- Venerdì
25 gennaio alle 18 presso la Libreria IBS di Mantova,
in via Verdi 50.
Sempre
a ingresso libero!
Niente male la assegna stampa di oggi...
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Quotidiano "Avvenire", pagina 14, venerdì 14 dicembre 2012 |
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La "Voce di Mantova", 14 dicembre 2012 |
mercoledì 12 dicembre 2012
Nessuno escluso
Appuntamento questo venerdì 14 dicembre alle 20.45 in Municipio a Lonato del Garda (Sala del Celesti, primo piano). Ingresso libero, per parlare dell'Arcobaleno...
Senza eccezioni né preferenze. Nessuno escluso.
Questa buccia di pensiero mi frulla nella testa, fluttua,
sbatte contro ogni giustificazione e si scioglie in mezzo a quelle due parole.
Nessuno escluso.
Nessuno escluso.
In quel tunnel possiamo entrare tutti.
Mentre proseguo il mio lavoro, macino pensieri e ricordi.
Molti credono che questo tipo di male sia un qualcosa di
lontano dal mondo, prerogativa solo di persone particolarmente sfortunate, con
problemi familiari o disoccupate, con situazioni di debolezza e di dipendenza.
Invece non è affatto così, la malattia mentale
può manifestarsi in qualsiasi persona, senza distinzione di
età, ceto sociale e razza. Può essere congenita, certo. Ma non è solo una questione
di scalogna. L’Arcobaleno me ne dà la prova, ogni giorno”.
(Da
“Passi bianchi e silenziosi” di Anita Ledinski e Francesca Gardenato, Ed.
Sometti, 2012)
martedì 4 dicembre 2012
Intervista dedicata a Passi bianchi e silenziosi
Condivido con i miei fedeli lettori una parte del comunicato stampa di presentazione del mio libro e un'intervista che è stata da poco pubblicata su un settimanale locale.
È stato
presentato la scorsa settimana a Castiglione delle Stiviere e il primo dicembre 2012 a Desenzano
del Garda (presso l’Agriturismo Le Preseglie di San Martino della Battaglia con un pubblico di oltre cento persone) il
nuovo libro di Francesca Gardenato e
Anita Ledinski, rispettivamente
giornalista e operatrice sanitaria. Due donne accomunate da una passione per il
sociale e dal desiderio di raccontare cos’è realmente l’Ospedale psichiatrico
giudiziario, ex manicomio criminale, di Castiglione delle Stiviere.
Di seguito
l’intervista integrale, redatta per la Cronaca di Mantova, settimanale
della provincia mantovana uscito lo scorso 30 novembre.
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Anita e Francesca con il viceprimario del reparto Arcobaleno, dr. Enrico Verinizzi, intervenuto all'incontro del 1° dicembre 2012 |
Anita, donna forte e di origine croata,
è la protagonista del racconto, il filo conduttore tra i “personaggi” di una
storia quotidiana, che si consuma da anni oltre i cancelli dell’istituto
psichiatrico giudiziario in località Ghisiola. Con lei entriamo nel reparto
femminile Arcobaleno, l’unico in Italia, e siamo circondati da malate di mente
e operatori e infermieri con compiti delicati e particolari.
Il testo «scandito dai turni di lavoro
di un’operatrice e arricchito da una serie di interventi diretti, contiene
anche alcuni inserti frutto della fantasia e qualche informazione storica e
tecnica sull’istituto, introdotti al fine di rendere da un lato più piacevole e
coinvolgente la lettura, dall’altro di completare la panoramica di questo luogo
che accoglie e cura persone affette dalla malattia mentale. Persone, non
mostri» sottolinea Francesca Gardenato, giornalista che ha scritto al fianco
della protagonista, ha raccolto il suo vissuto e curato le testimonianze e
l’editing del libro pubblicato da Sometti. C’è un universo femminile in questo
lavoro.
Anita e Francesca rispondono alle
domande di Luca Cremonesi
1) Come nasce
questo libro?
«La storia
comincia così: ci sono due amiche, Anita e Francesca. La prima lavora come
operatrice sociosanitaria all’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione
delle Stiviere e l’altra è giornalista freelance e da tempo lavora con la
scrittura.

Entrambe
hanno la passione per il sociale, entrambe hanno il desiderio di raccontare.
Così, in una notte di primavera del 2011, nasce l’idea di trasformare in un
libro attraverso l’esperienza di Anita e con l’aiuto e la mano ‘fluida’ di
Francesca la vita vera delle pazienti e la fatica, ma anche le
soddisfazioni, degli operatori sanitari dell’Opg.
Pian piano prende forma
questo testo che per la prima volta mette al centro operatori, non medici,
racconta le storie di alcuni pazienti e le coinvolge non in maniera scabrosa e
con l’intento di cogliere uno scoop, ma con umana onestà. Cercando di
restituire dignità e la giusta attenzione a tante persone che soffrono e che
sono entrate in Opg per essere curate. Il nostro primo obiettivo era far
conoscere cos’è l’Opg a chi di questa realtà o non ha mai sentito parlare o sa
ancora troppo poco».
2)
Raccontarel’Opg al territorio, è una necessità ma è anche un bisogno, perché
davvero l'OPG è il "buco nero" di Castiglione. Quanto lavoro è
costato questa idea?
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Da sinistra, l'ex direttore sanitario dell'Opg dr. Antonino Calogero e il moderatore dell'incontro don Alberto Margoni, direttore di Verona Fedele |
«Non sta a
noi giudicare se l’Opg sia o meno il “buco nero” di Castiglione delle Stiviere.
Di certo al territorio questo ospedale ha a dato molto, in termini di posti di
lavoro in primis. E l’espressione “buco nero” dimostra come questo ambiente per
molti versi oscuro, poco o male conosciuto, sia diventato nel tempo una sorta
di un mondo parallelo, che istintivamente la società tende a temere e a mantenere
a distanza.
Quanta fatica
ci è costato questo libro? Il piacere di scrivere è grande e assorbe
completamente. Non si può parlare di fatica, ma di impegno, dedizione, energie
che sono state unite per essere incanalate su questo progetto, nato dopo un
anno e mezzo di osservazioni, interviste e lavoro a volte individuale altre
volte di coppia. Una collaborazione che, ci auguriamo, sarà ben accolta dai
nostri lettori».
3) Raccontare
una storia è sempre raccontare la propria storia: dopo questo
"viaggio" cosa è cambiato in voi?

Il beneficiario vero del
nostro lavoro, però, è sempre il lettore. Questo libro è nato per avvicinare l’argomento
a tutti, con semplicità e chiarezza, senza tecnicismi e false dichiarazioni,
perché chiunque potesse conoscere cosa significa lavorare e vivere in un Opg».
4) Come
pensate venga accolto il libro?
Comunque sia, alla fine, la curiosità delle
persone è sempre tanta, specialmente verso le storie che ci sembrano così
vicine alla nostra vita, che carpiscono la nostra attenzione perché apparentemente
“normali” o stranamente “misteriose”, ma di cui non riusciamo a capire o a cogliere
tutti i dettagli. Quella voglia di saperne di più sui disagi della malattia
mentale forse troverà un po’ di soddisfazione anche in questo testo, che
comunque è ricco anche di altre testimonianze importanti».
5) L’Opg vive
un periodo di "turbolenze", questo vostro lavoro può aiutare l'Opg in
questo momento?
«Premesso che
questo libro è nato con un altro scopo, ossia per abbattere i pregiudizi che ci
sono verso la struttura di Castiglione e più in generale verso il malato
psichiatrico e non come una campagna pro o contro Opg, possiamo affermare che
il momento per certi versi potrebbe aiutare la diffusione del nostro libro.


Hanno parlato di “Passi
bianchi e silenziosi”
Foto di Albert Previ e Sandro Begali
venerdì 30 novembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
L'Arcobaleno: una e tante storie
“Passi bianchi e silenziosi”
Il primo libro che racconta l’Opg con gli occhi e il vissuto di
un’operatrice

La
pubblicazione è stata presentata ufficialmente la scorsa settimana - venerdì 23 novembre - nella Sala Bachelet di Castiglione delle Stiviere, con il patrocinio del Comune e della Proloco di Castiglione.
Il libro sarà al centro di un incontro dal
titolo “L’Arcobaleno: una e tante storie” questo
sabato 1 dicembre alle ore 17 a San
Martino della
Battaglia, presso l’Agriturismo Le
Preseglie
ai
piedi della torre di San Martino (Desenzano), per la serie “Cultura e Società in Agriturismo”.
Oltre agli
interventi delle autrici Anita Ledinski e Francesca Gardenato, si ascolteranno
le testimonianze di alcune figure
dell’Opg e dell’ex direttore sanitario, lo psichiatra Antonino Calogero.
Modera
l’incontro don Alberto Margoni,
direttore del settimanale “Verona Fedele”. Voci recitanti: Angela Tizzano e
Alessandro Gardenato.
INGRESSO LIBERO. Segue
aperitivo con i migliori vini Lugana e San Martino della Battaglia Doc.
DOVE: dal casello autostradale
di Sirmione, proseguire in direzione Pozzolengo. Alla rotonda della torre,
girare a sinistra nella strada secondaria che s’immerge tra le vigne.
La storia di
questo libro comincia così: ci sono due
amiche, Anita e Francesca. La prima lavora come operatrice sociosanitaria
all’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione e l’altra è giornalista
freelance e da tempo lavora con la scrittura. Entrambe hanno la passione per il
sociale, entrambe hanno il desiderio di raccontare.
Così in una notte di
primavera del 2011 nasce l’idea di trasformare in un libro, attraverso l’esperienza
di Anita e con l’aiuto e la mano ‘fluida’ di Francesca, la vita vera delle
pazienti e la fatica, ma anche le soddisfazioni, degli operatori sanitari dell’Opg.
Pian piano prende forma questo testo che
per la prima volta mette al centro operatori sanitari, non medici, racconta le storie di
alcuni pazienti e le coinvolge non in maniera scabrosa e con l’intento di portare
sotto i riflettori qualche scoop, ma con umana onestà. Cercando di restituire
dignità e la giusta attenzione a tante persone che soffrono e che sono entrate
in Opg per essere curate. In un istituto, quello della Ghisiola a Castiglione,
che è molto diverso dagli altri cinque presenti in Italia.
«Il libro è stato concepito agli inizio
del 2011, quando ancora non si pensava alla chiusura o riconversione degli Opg
che la legge ha fissato al 31 marzo 2013. Il nostro primo obiettivo era, e
rimane, quello di far conoscere cos’è l’Opg a chi di questa realtà o non ha mai
sentito parlare o sa ancora troppo poco, perché è un mondo che istintivamente temiamo
e preferiamo tenere distante», dichiarano Francesca
Gardenato e Anita Ledinski.
Nella loro prosa le autrici fanno
rivivere al lettore «i tanti e agghiaccianti racconti di alcune pazienti del
reparto Arcobaleno del Opg, dove ottanta donne, autrici di crimini atroci, come
figlicidio o neonaticidio, ricevono intensa terapia psicosociale, dacché malate
di diverse forme psicotiche alla base dei loro inumani delitti. Ci presentano
alcune delle pazienti , donne di diverse età e accomunate da simili storie
dolorose, con tanto umano sentire, che leggendo le parole della protagonista
del racconto ci sembra di vederle, ansiose e sofferenti». Così si legge nella
prefazione dello psichiatra George
Palermo, autore di innumerevoli e prestigiose pubblicazioni internazionali,
anche noto per la sua perizia di Jeffrey Dahmer, il famoso “mostro di
Milwaukee”.
“Passi bianchi e silenziosi” sarà
presentato anche:
- a
Lonato del Garda venerdì 14 dicembre alle 20.45 in Sala Celesti,
al primo piano del Municipio in piazza Martiri della libertà, con il patrocinio
dell’Assessorato ai Servizi sociali.
- Presso
la Libreria “Castelli Podavini” venerdì 11 gennaio
2013 alle ore 21 “Dopocena
in libreria” a Desenzano del Garda, in via Roma 20.
Per informazioni:
Francesca
Gardenato
francescagardenato(at)gmail.com
Fotografie di Sandro Begali e Luciano Perbellini
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lunedì 26 novembre 2012
Concorso rock Noi Musica 2012, ecco i vincitori!
Al
Teatro Italia di Lonato del Garda, sabato 24 novembre 2012, grande spazio alla
musica emergente e ai giovani, in una serata dai toni rock organizzata dal
progetto Noi Musica e terminata con l’acclamata esibizione del cantante
bresciano Jury, classe 1986, anche autore e
polistrumentista.
Come testimonial del concorso, Jury ha seguito in diretta tutte le esibizioni delle band finaliste, fermandosi con i ragazzi nel backstage per condividere emozioni e consigli, tra musicisti e con grande spontaneità.
Bravo Jury, ci sei proprio piaciuto!
Bravo Jury, ci sei proprio piaciuto!
Dei
dieci gruppi erano giunti in semifinale sabato 17 novembre, al teatro San Michele
dell’Oratorio di Rivoltella, e sei sono tornati a esibirsi nel teatro parrocchiale
di Lonato.
Degli
oltre venti iscritti al 4° Concorso rock
per gruppi emergenti (cover e inediti) Noi
Musica 2012, a trionfare nella categoria inediti è stato un gruppo
di quattro giovani bergamaschi, che suonano insieme dal 2009: i Fracassoni. Dietro di loro, al secondo
posto, i Vertigine Versus di Brescia, al terzo la band veronese dei Friday’s
Rock, di Alpo di Villafranca, e al quarto i Desdemona di Pozzolengo.
Per la
sezione cover del contest, la commissione artistica composta da esperti
di musica e canto ha premiato i giovanissimi Runaway, tredici e quattordicenni di Castiglione delle Stiviere,
ieri sera al loro tredicesimo concerto. Al secondo posto i Sweet&Sour di Padenghe sul Garda, con il loro repertorio
dolce-acido.
E
sempre ai Runaway la commissione stampa presieduta da Luca Riva, direttore artistico di Radio Vera e voce di Radio Bruno,
ha assegnato il nuovissimo “premio
stampa”. Mentre il “premio fan club”
per la band più acclamata dal pubblico è andato, di nuovo, ai Fracassoni di
Bergamo con i loro pezzi inediti.
La
serata musicale al Teatro Italia si è aperta con un’esibizione di calcio
acrobatico del giovane “re del palleggio
freestyle”, Nidal, marocchino d’origine ma bresciano d’adozione, che dopo
essersi cimentato nei suoi “trick” acrobatici a suon di break dance, oggi sarà
ospite di Simona Ventura nella trasmissione televisiva “Cielo che gol!”. Sul palco
del Teatro Italia, nella manifestazione presentata da Francesca Gardenato,
anche la miscela esplosiva Rhythm’n’Blues della Bluesteel Band, con la potente e grintosa voce della lonatese
Vanessa Carullo.
Gli
organizzatori ringraziano Proel e Mirco
Borghino per i premi. Il concorso ha avuto il patrocinio e il supporto del
Comune di Lonato del Garda e il patrocinio dei Comuni di Desenzano, Sirmione,
Padenghe e Pozzolengo, la preziosa collaborazione delle Parrocchie di Lonato,
Colombare e Rivoltella. Un particolare ringraziamento va a tutto lo staff, ai
collaboratori, tecnici e amici che hanno reso possibile questo evento, con il
coordinamento del direttore artistico Stefano
Romanini.
Un
grazie particolare a don Alessandro
Turrina, vicedirettore del Cpag di Verona e responsabile della pastorale giovanile nelle comunità del lago di
Garda bresciano (della diocesi di Verona), che da alcuni mesi sta seguendo Noi
Musica e collaborando alle varie iniziative avviate per adolescenti e giovani
dal compianto parroco di Centenaro don Luca Nicocelli.
Il
prossimo concorso canoro sarà il 9
febbraio 2013, al teatro parrocchiale di San Martino della Battaglia
(Desenzano) con le “voci bianche” dai 6 ai 13 anni. Mentre il 6 e 13 aprile tornerà la 5ª edizione
del Concorso canoro per i giovani.
Tutte le informazioni e i prossimi eventi
sono sul sito: www.noimusica.org
Fotografie di Sandro Begali
mercoledì 14 novembre 2012
Passi bianchi e silenziosi: il nostro nuovo libro

Dopo oltre un anno e mezzo
di lavoro, finalmente siamo arrivate alla pubblicazione.
"Passi bianchi e silenziosi" è in stampa da ieri e sarà presentato ufficialmente il 23 novembre alle 18.00 a Castiglione delle Stiviere (Sala Bachelet).
Io e Anita Ledinski,
operatrice sociosanitaria dell'Ospedale psichiatrico di Castiglione delle
Stiviere (Mantova), raccontiamo le storie dell'Arcobaleno, unico reparto
femminile in Italia.
Le vicende personali di
Anita si intrecciano con quelle delle pazienti, dei colleghi, di un reparto
storico che sta per andare incontro alla "rivoluzione", se non alla
totale chiusura.
Che cosa
significa lavorare in un Ospedale psichiatrico giudiziario, quello che un tempo
era chiamato manicomio criminale?
Come si può affrontare il quotidiano e
delicato confronto con ottanta donne, colpevoli di crimini atroci, percorse da profondi disagi psichici che le hanno
trasfigurate fino a spingerle oltre l’immaginabile e a scagliarsi contro i loro
stessi figli o contro i loro affetti?
Il libro contiene la prefazione di George Palermo,
psichiatra di fama internazionale nonché autore della perizia di Jeffrey Dahmer,
il famoso “mostro di Milwaukee”.
Quello che ne
esce è un quadro di assoluta umanità, insieme profondo e lieve, un microcosmo
in cui i muri dei pregiudizi vengono abbattuti e la comprensione reciproca
diventa l’unico linguaggio possibile.
Con “Passi bianchi e silenziosi” Anita e
Francesca offrono quindi una testimonianza che restituisce dignità e un tratto
umano a tante persone; un raggio di luce che penetra nelle tenebre di un
ambiente per molti versi oscuro, un mondo parallelo che non conosciamo e che
istintivamente teniamo a distanza.
* La presentazione ufficiale di "Passi bianchi e silenziosi" sarà a Castiglione
delle Stiviere, nella Sala Bachelet presso l'Ospedale San Pellegrino in via
Napoleone III, venerdì 23 novembre alle ore 18.00
** Il secondo evento, con
alcune testimonianze e un piccolo rinfresco finale per amici, collaboratori e gentile pubblico,
si terrà a Desenzano del Garda il prossimo sabato 1°
dicembre alle 17.00 presso l'Agriturismo Le Presenglie (loc. Preseglie, dal
casello autostradale di Sirmione in direzione Pozzolengo) a San Martino della
Battaglia
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domenica 11 novembre 2012
La moda veste la musica e la solidarietà
Dal Giornale di Brescia di oggi un ricordo della nostra serata di presentazione del 2° concorso "Vesti la Musica... in abito da sera" organizzata da Noi Musica, in collaborazione con il Convento di Lonato e l'azienda agricola Malavasi di Pozzolengo.
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Vesti la Musica
Presentata la nuova edizione di Vesti la Musica...
Musica e moda di nuovo insieme, quest’anno per
sostenere il progetto di sartoria dell’associazione Lankama di Pozzolengo che opera nel Sud dell’India.
Durante
l’evento di presentazione, oltre a tutte le iniziative organizzate sempre dal progetto Noi Musica 2013, sono
stati riportati in passerella gli “abiti musicali” finalisti della prima
edizione del concorso, indossati da alcune splendide modelle truccate e
pettinate da Anna
Marogna e Martina Borzi (in foto, sotto).
COME
Il
ricavato andrà a sostegno dell’associazione Lankama che dal 2000 opera in India
a favore di centinaia di bambini e giovani donne. Per valorizzare la manualità
delle ragazze indiane Loredana
Prosperini, presidente di Lankama, insieme alla stilista Chiara Zanetti ha avviato un laboratorio di sartoria e
bijou, attività che dà lavoro a ragazze e madri di famiglia in un
villaggio chiamato Kesarapalli, nella grande regione dell’Andhra Pradesh, una
delle zone più povere dell’India.
La
prima edizione di “Vesti la Musica… in abito da sera” ha avuto un ottimo riscontro:
hanno partecipato numerosi stilisti da varie province del Nord Italia e i dieci
abiti finalisti, oltre a calcare la passerella della manifestazione conclusiva
di giugno al Giardino Bagoda di Desenzano, con un pubblico di oltre 500
persone, sono stati protagonisti di altri eventi fashion e serate musicali nel
corso dell’estate, l’ultimo l’8 settembre scorso a Rivoltella.
QUANDO
PERCHE'
«La
bottega di sartoria è il nostro orgoglio femminile», afferma Loredana Prosperini. «Chiara, un’amica
stilista di origine desenzanese e specializzata in gioielli in pelle, ha ideato
questo progetto per valorizzare il lavoro e la manualità dell’India, un Paese dove
lo sfruttamento della manodopera e delle persone è diventato purtroppo “normale”.
Noi acquistiamo della stoffa in India e, con questa, elaboriamo i gioielli e i
sari indiani, ma sono le ragazze del corso di sartoria a produrre i loro
capolavori».
Per
disegnare il proprio modello e iscriversi a “Vesti la Musica… in abito da sera” c’è tempo fino al 30 marzo 2013. È
necessario fornire in busta chiusa il figurino dell’abito, con una scheda che
illustri il progetto musicale e indichi tessuti e tecniche di realizzazione,
canzone o particolare del musical scelto come accompagnamento, giustificando in
breve l’abbinamento.
È un
ponte di solidarietà quello che unisce il lago di Garda e il Sud dell’India nella
nuova edizione 2013 del Concorso
nazionale di moda “Vesti la Musica… in
abito da sera”, presentata giovedì 8 novembre al Convento Music
Restaurant di Lonato del Garda (Brescia) in collaborazione con l’azienda agricola Malavasi e alla presenza di molti colleghi della stampa.

COME
Il
Concorso di “moda musicale”, quest’anno alla seconda edizione, punta a coinvolgere giovani stilisti, sarte e sarti, designer e
appassionati di moda su scala nazionale, per invitare sulle rive del lago
di Garda nuovi talenti nel campo della moda ed esporne i lavori prima in una
sfilata estiva, poi in una mostra nel centro storico di Desenzano. Il tema del
concorso quest’anno è “Musical: sogno di
una notte d’inizio estate”. Ogni concorrente, di età compresa fra i 18 e i
40 anni, potrà partecipare con un proprio abito ispirato a una canzone o a una
scena, al titolo o alla melodia di un musical o film musicale a propria scelta.
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Francesca Gardenato con Emilio Gabana e Stefania Sartori |
Nel 2013, il prossimo 15 giugno, i
finalisti selezionati dalla commissione tecnica del concorso, saranno
protagonisti di un nuovo e romantico defilé che incoronerà il vincitore.
Dopo
la premiazione tutti gli abiti ammessi
alla finale rimarranno esposti per alcune settimane nella prestigiosa boutique
“Rosy For Her” di Emilio
Gabana a Desenzano, in piena stagione turistica.
«L’iniziativa
– spiegano le organizzatrici di Noi Musica, Francesca Gardenato e Stefania Sartori – intende promuovere prima
di tutto l’attività creativa dei giovani e le risorse della moda italiana,
abbinando quest’ultima alla musica e al canto di altri giovani talenti che
incontriamo attraverso i concorsi canori del progetto Noi Musica.
In giuria
saranno presenti esperti del settore provenienti da atelier e sartorie di
prestigio, giornalisti e fotografi del settore moda. Importante è che il capo
proposto sia inedito, ossia non premiato in altri concorsi, elegante e
femminile, rispettoso della dignità della donna e della sua naturale bellezza,
per riscoprire il piacere di vestirsi bene e con gusto».
La
prima edizione si era svolta a favore del Centro
aiuto vita di Desenzano, quest’anno come partner è stato scelto il progetto
di sartoria coordinato dalla fondatrice della onlus Lankama Loredana Prosperini e da Chiara Zanetti, col desiderio di unire
i giovani talenti del Belpaese alla creatività indiana attraverso un ponte di
solidarietà giovane e musicale.
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L’abito
da sera, se ammesso alla fase finale, potrà essere realizzato dallo stesso
concorrente e sfilare nella serata del 15 giugno 2013, indossato da una
cantante o da una giovane modella.
Le iscrizioni sono ufficialmente aperte: partecipate numerosi!
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Paolo e Anna dell'associazione Lankama |
Tutte le informazioni e il regolamento
sono sul blog vestilamusica.blogspot.com e sul sito web www.noimusica.org (sezione
Articoli).
Lankama si occupa di adozioni a distanza. Per saperne di più sui progetti della onlus visitate il sito www.lankama.it
Ufficio stampa e organizzazione eventi:
Francesca Gardenato
francescagardenato(at)gmail.com
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