È un fenomeno “sommerso”, di abuso
psicologico o fisico, che si nasconde entro le pareti di casa e che spesso
sconfina in silenzio, paura, isolamento
e depressione. Quello della violenza
domestica, purtroppo, è un fenomeno ancora molto, troppo attuale, a cui un
gruppo di volontarie del Garda veronese dichiara apertamente battaglia. Il
primo passo contro questo tipo di ingiustizie ha un fiocco rosa, un nome e un’associazione con
sede a Peschiera del Garda.
Si chiama “Sos
violenza domestica Onlus” ed è il nuovo centro di ascolto e accoglienza per
le vittime di maltrattamenti, in particolare per chi ha subito aggressioni in
ambito familiare, siano donne, minori o anziani. Lo sportello, per ora, trova ospitalità
nella canonica della Parrocchia di San
Benedetto di Lugana (Peschiera). Questo grazie all’incoraggiamento e al
sostegno del parroco don Luigi Trapelli,
il quale ha subito condiviso le finalità del progetto e aperto le porte della
parrocchia. «Nella mia esperienza a Peschiera ho affrontato un paio di casi di
maltrattamenti in famiglia – dice don Trapelli –. E la presenza di figure
esterne al mondo ecclesiastico potrà avvicinare un numero sempre maggiore di
persone».
Il taglio del nastro ufficiale, dopo circa due
anni di incubazione del sodalizio, è avvenuto lo scorso 20 giugno alla presenza
del sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli,
dell’assessore alle Politiche sociali
Mirjana Stampfer, del capitano Francesco Milardi della compagnia
Carabinieri e del maresciallo Luca Barozzi della Caserma militare arilicense.
«Abbiamo raggiunto questo traguardo – ha
dichiarato Ketty Remelli, presidente
dell’associazione – grazie all’aiuto delle volontarie che hanno seguito un
corso tenuto dalle operatrici di “Telefono
rosa”, ma, soprattutto, grazie al parroco don Luigi, che ci ha sostenuto e
ci concede l’uso della sacrestia per aprire lo sportello. Ringraziamo anche i
club locali Inner Wheel e Rotaract, e i giovani del Rotary, per il loro contributo
economico».
Nei primi due anni di vita dell’associazione,
ha ricordato ancora Remelli, «abbiamo organizzato diverse conferenze per
sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza domestica, illustrando
le varie “facce” di questa terribile forma di aggressione: si è parlato di
violenza sulle donne, nei confronti degli anziani, sui minori e attraverso
internet, grazie all’aiuto di forze dell’ordine, Scuola allievi e agenti della
Polizia di Peschiera, Carabinieri della Compagnia di Peschiera e di vari professionisti».
Per
ora il centro è aperto il martedì pomeriggio, dalle 17 alle 19,
nell’ufficio accanto alla chiesa parrocchiale con la presenza di due volontarie
a disposizione per incontrare e ascoltare gli utenti, nel rispetto
dell’anonimato. Qui, sarà fornita una prima assistenza alle vittime di abusi
indicando le strutture specifiche e le figure professionali a cui rivolgersi.
La Onlus, infatti, offre anche il supporto di
professioniste che, a livello gratuito, forniranno la necessaria consulenza
legale e psicologica.
È
attivo un numero di telefono per chi vuole mettersi in
contatto con “Sos violenza domestica Onlus” (tel. 342.7584161) e già qualche richiesta di informazioni, perlopiù
legali, è arrivata su questa linea nel primo mese d’attività.
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