Superati i 20 milioni di ticket effettivi venduti,
10 milioni di accessi al cluster del caffè, mentre 200mila bambini hanno
visitato il padiglione Kinder... Be', se non è un successo questo?! Expo ha superato le aspettative e in
questi giorni, ormai gli ultimi, le code continuano.
Anche
se non c’è ancora un progetto preciso sul “dopo expo”, qualche dato già circola
e ci rincuora. Mi
sono presa del tempo per raccogliere i dati e rispondere a qualche commento
negativo sul mio post di Expo, condiviso giovedì 15 ottobre su Facebook.
Non sono solo i grandi numeri
di presenze o ticket ufficiali a confermare la felice riuscita di #ExpoMilano2015.
Il
successo è reale, molto reale!
E, scusate, se per una volta c’è una buona
notizia nel nostro Paese, perché diavolo cercare il negativo a tutti i costi e non
gioire?!
A parte l’obiettivo superato
dei 20 milioni di entrate, che ripagano il miliardo speso per l’esposizione
milanese, c’è già chi “ha fatto i conti” e dichiarato pubblicamente un esito
positivo!

Ecco, perché sono ben felice di
condividere i dati di una ricerca autorevole,
coordinata dal prof. Alberto Dell’Acqua
dell’Università Bocconi di Milano, il quale, per conto
della Camera di Commercio di Milano e di Expo Spa, ha stimato la produzione aggiuntiva del nostro Sistema
Paese di 23 miliardi di euro (sì, MILIARDI, ma non sono spesi!). Mentre il valore aggiunto di Expo 2015, ovvero il
prodotto interno lordo della manifestazione, è pari a 10 miliardi di euro.
E non è tutto. Per la “nostra”
Lombardia, Assolombardia ha
calcolato il valore aggiunto lombardo in
2,3 miliardi, considerando tutta la regione e i vari comparti, dalle
imprese turistiche al business delle imprese regionali. Forse il lago di Garda
non ne ha beneficiato, forse è stata un’annata turistica generalmente
favorevole, forse più italiani si sono mossi sul territorio, fatto sta che i
numeri ci sono e parlano chiaro. Per non parlare dei riflessi mondiali per il
nostro
“made in Italy”.
Per il futuro dell’area
Rho-Expo di Milano ci sono, per il momento, varie ipotesi sul piatto, ma almeno la metà
dell’area pare rimarrà verde! Come verdi di rabbia saranno quelli che hanno
passato mesi a criticare e “gufare” l’Expo italiana! Mi spiaca, accipicchia. Ma se possiamo
dire “viva l’Italia”, che aspettiamo a farlo? Urliamolo anziché pronunciarlo a
labbra e denti stretti, lanciando scongiuri!